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Iachini: “Spazio a Terracciano e Ceccherini. Giocheranno 18 animali. Acquisti? Meglio se fossero arrivati prima”

Iachini presenta la gara di Coppa Italia contro l'Inter

Stefano Niccoli

Torna la Coppa Italia due settimane dopo la vittoria contro l'Atalanta. Domani la Fiorentina sfiderà al Meazza l'Inter di Antonio Conte. Il tecnico viola GiuseppeIachini ha parlato così in conferenza stampa:

"Contro il Genoa siamo partiti benissimo. Forse meglio anche di Napoli. Poi c'è stato l'episodio del rigore e la partita l'abbiamo sbagliata due volte. Lì e nel finale di gara. Portare via la paura non è facile, ma ci stiamo lavorando. Dopo il rigore sbagliato dal Genoa ci è entrata un po' di timore, ma è stata la partita in cui abbiamo tirato di più in porta. Ci voleva la porta con le rotelle, volevo chiamare i nostri magazzinieri per spostarle (ride, ndr). Stiamo migliorano la fase offensiva. Dobbiamo migliorare nelle preventive e nello scivolamento dietro. A livello di corsa e di ritmo, la squadra ha provato fino in fondo a vincere la partita. Qualche errore dietro l'abbiamo commesso, cerchiamo di abbassare il numero di queste sviste.

Conte ha dato un'identità all'Inter, dovremo giocare una partita perfetta, con personalità. Oggi e domani mattina verificheremo la freschezza dei giocatori. Sicuramente giocheranno Terracciano e Ceccherini.

Pezzella? Non fa mai piacere privarsi di un giocatore. Per noi è un giocatore importante, anche per portare avanti i meccanismi difensivi sui quali stiamo lavorando. Gli errori non sono colpa di uno o dell'altro, tutti commettono errori. German tiene alta la squadra, la fa salire. Col tempo elimineremo le varie sbavature.

Inter arrabbiata con gli arbitri dopo il Cagliari? Ho fiducia negli arbitri, non ho timore perché è una partita importante per noi e per l'Inter. Ce la vogliamo giocare con le nostre armi. Se ci avessero dato il rigore contro Napoli e Genoa, non ci avremmo sputato sopra. Sono convinto che la partita scivolerà su quella che sarà la meritocrazia.

Quando sono arrivato eravamo a tre punti dalla zona calda, ora siamo a dieci. C'era grande paura. Stiamo lavorando per continuare a crescere. Nessuno ha la bacchetta magica, ma ci sono dei dati positivi, la squadra sa riconoscersi in alcuni movimenti. Più curiamo il dettaglio e più miglioreremo. Non vogliamo perdere nemmeno le partite di allenamento, figuriamoci se non vogliamo ritagliarci qualche soddisfazione in più in Coppa. Con l'Atalanta abbiamo fatto risultato pieno, contro l'Inter ci giocheremo le nostre chance. Assenze? Non ci sono alibi, ci sono 18 animali che scenderanno in campo con lo spirito giusto.

Castrovilli? Non sarà disponibile (l'ufficio stampa della Fiorentina conferma che oggi Castrovilli svolgerà lavoro a parte, iniziando le terapie di recupero, ndr).

Badelj ed Eysseric? Sono candidati a giocare. Milan sta tornando a posto. Ieri Zurkowski ha avuto un problema alla schiena. Devo verificare, poi deciderò sulla base fisica perché qualcuno ha avuto dei problemi, parlerò con lo staff medico. I cambi saranno importanti. Io valuto sempre la prima, la seconda e la terza partita. Devo valutare di poter fare quattro cambi, uno attraverso il cambio di modulo. Spero di non dover fare cambi per motivi fisici.

Chiesa? Sta recuperando abbastanza bene, però dobbiamo valutare. Abbiamo Patrick (Cutrone, ndr) che ha bisogno di riprendere minuti e condizione. Ci sono ancora delle valutazioni da fare.

Conte si lamenta del mercato? Mi metto in un angolo e mi metto a piangere (ride, ndr). A parte gli scherzi, lo stimo. Ho fiducia nella società. Sono convinto che qualcosa faremo, abbiamo detto che c'è bisogno di qualcosa. Se Conte si lamenta, avrà le sue ragioni. Ogni allenatore vorrebbe avere 25 titolari. Non mi permetto di giudicare quello che dice un collega.

Ogni partita ha una storia a sé. Noi dobbiamo andare in campo organizzati per fare risultato con tutti. Il campionato è difficile, lo dicono i numeri. La Spal ha vinto a Bergamo, ma ha perso in casa col Bologna. L'Atalanta ha perso con noi in superiorità numerica, ma ha vinto a Torino. E' un campionato molto difficile, dobbiamo stare attenti e tenere alte le antenne. Dobbiamo cercare di fare più punti possibile. Non possiamo prescindere dall'organizzazione di gioco e dall'intensità. Se pensiamo di poter traccheggiare, non ne veniamo fuori. Se giochiamo a ritmi alti, possiamo dar noia. Abbiamo qualche difetto su cui stiamo lavorando. Si intravedono delle cose, costruiamo più occasioni da gol e subiamo meno reti. Sabato gli esterni sono arrivati in zona gol. Vogliamo arrivare al gol con tutti i giocatori perché se gli attaccanti si fermano, siamo rovinati.

Bilancio dopo un mese di lavoro? Sono soddisfatto. Inizialmente c'erano delle difficoltà. Ho avuto tante risposte positive, la squadra ha risposto a livello tattico ed emotivo, stiamo giocando più aggressivi e più in verticale. In pochi giorni abbiamo sfoderato prestazioni importanti, come contro il Napoli che poi ha battuto la Juventus. Peccato per i due punti persi a Bologna perché abbiamo avuto le occasioni per raddoppiare e non abbiamo rischiato quasi nulla. Dispiace non aver chiuso la partita. Andiamo avanti, ci sono margini di miglioramento, tenendo in considerazione che gennaio è un mese tremendo per via del mercato. Ho cercato di dare unità allo spogliatoio.

Alcune squadre fanno meglio in trasferta che in casa come, ad esempio, Spal e Milan. Nel secondo tempo contro il Genoa siamo ripartiti nella maniera giusta. Poi abbiamo avuto 2-3 minuti di sbandamento con il rischio autogol e il calcio d'angolo che ci potevano costare cari. Il calcio, si sa, è fatto di episodi. Noi dobbiamo fare le stesse cose per 95 minuti. Nel calcio bisogna aggredire, non subire. Se pensiamo di andare meno di duecento all'ora, son problemi per noi.

Assenze in alcuni reparti di campo? Il punto di mercato è stato fatto dieci giorni dopo il mio arrivo, la società sta lavorando, ho fiducia. Se i giocatori fossero arrivati prima, sarei stato più contento, ma il mercato di gennaio è particolare, non è come quello estivo. Sarebbe stato bello averli prima. Quando i giocatori arriveranno, saremo al completo.

Rispettiamo i nostri avversari, l'Inter si conosce a memoria, ha tante opzioni. Se giochiamo un solo tipo di partita, non ne usciamo. Se andiamo a Milano per cercare di fare gol, la partita può avere un riscontro positivo. Se pensiamo di portare a termine un pari, siamo rovinati.

Duncan, Vazquez e Goldaniga? Non penso che arriveranno. Sono situazioni uscite fuori da voci, anche se il mercato è strano. Ad oggi non ci sono i presupposti per portare a casa questi giocatori.

L'Inter gioca a specchio? Dovremo giocare più velocemente rispetto a quanto fatto con Spal e Genoa. Alcune squadre concedono più spazi, altre si chiudono di più. Eysseric poteva scardinare la linea difensiva avversaria senza squilibrare la squadra.

L'arrivo di Eriksen all'Inter? Ben per loro, ma noi pensiamo alla nostra partita. L'Inter ha giocatori capaci di risolvere la partita in un fazzoletto. Sull'aspetto difensivo dovremo essere perfetti. L'Inter ha centimetri, tecnica e fisicità. Contro queste squadre, per fare risultato, bisogna essere perfetti".

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