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Sousa: “Juve alla prima? Bene così. Ecco perché abbiamo scelto Toledo”

Le parole del tecnico della Fiorentina dopo la vittoria dei viola contro il Panetolikos

Redazione VN

Dalla sala stampa di Moena arrivano le parole del tecnico della Fiorentina Paulo Sousa: "In questo ritiro ha funzionato tutto. La predisposizione dei ragazzi è stata buona, tutti erano già in forma. Abbiamo lavorato tanto in quantità e in qualità. La scelta delle squadre? Noi indichiamo il livello delle squadre alla società. Oggi abbiamo avuto questo, il prossimo sarà un altro".

"Toledo? E' un giocatore che ha appena iniziato il suo percorso da professionista. E' un esterno, sa usare i due piedi, sa dribblare. Speriamo che ci possa aiutare con le sue qualità e che possa crescere con noi".

"Le parole del presidente? Spero che ciò che rappresento per questa società sia sempre il massimo. La Juve? Troviamo la squadra migliore negli ultimi 5 anni. Vogliono vincere anche a livello internazionale, da parte nostra stiamo aspettando di chiudere la rosa. Vogliamo sempre migliorare ogni giorno, non c'è niente di meglio che iniziare questo campionato contro la migliore".

"Obiettivi? Per me è troppo presto per porseli. Tello non è un nostro giocatore. Aveva bisogno di continuità e noi gliel'abbiamo data negli scorsi sei mesi. Se sarà un nostro giocatore nel domani ne parleremo, ma ora non è nostro".

"Rossi? Chi prende decisioni sui giocatori è la società, io alleno e do giudizi. Se le decisioni saranno per tenere Giuseppe o qualsiasi altro giocatore vedremo. Chi mi ha stupito? Sono fiero per tutti quelli che hanno lavorato. Sono soddisfatto di tutti. Zarate? Tutti sono arrivati in forma. Non sono scettico e non aspetto nulla. Cerco di identificare quello che ho e di metterlo a disposizione di una squadra e di una identità comune per vincere più partite possibile".

"Moduli? No, non sono convinto per niente su quale userò perché la squadra non è ancora chiusa. Avevo avuto questa percezione già nell'anno passato, poi eravamo riusciti a capire e a esprimere meglio la nostra situazione. Sul campo abbiamo cambiato il volume e l'intensità del lavoro a causa del numero e del tipo di giocatori rispetto all'anno passato. Abbiamo cercato di equilibrare le intensità tra chi era già qui".