Ospite negli studi del Pentasport, il terzino della Fiorentina Vincent Laurini ha fatto il punto sulla stagione viola e sul suo momento personale:
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Laurini: “Col Cagliari per vendicarci. Il Tas? Non è stato giusto. Gli avversari più antipatici…”
L'intervista di Vincent Laurini ai microfoni di Radio Bruno
"E' una sosta in cui siamo rimasti in pochi, questo è positivo perchè significa che stiamo facendo bene perchè in tanti sono stati convocati in nazionale. Stiamo sfruttando questi giorni per lavorare al meglio. Il ko con la Lazio? Abbiamo fatto una buona partita, avendo il dominio del gioco, siamo amareggiati perchè nelle 4 trasferte disputare fin qui potevamo raccogliere qualcosa in più. Con Napoli e Sampdoria abbiamo fatto un tempo buono e uno meno buono, con l'Inter meritavamo di più, menomale che in casa abbiamo centrato 4 vittorie su 4.
La mia storia? Sono arrivato a 18 anni in Italia per fare un provino al Gubbio, che non mi prese. Iniziai a giocare in Eccellenza e da lì ho scalato le categorie fino alla Serie A, sono felice del percorso che ho fatto e spero di continuare a crescere. Quando mi ha chiamato la Fiorentina non ci credevo, è stata un'emozione bellissima. La carriera da fotomodello? Quando ero un ragazzino ho fatto delle foto, ma è stata una cosa breve, poco più di un gioco.
L'obiettivo stagionale? Fare meglio dell'anno scorso, il livello della rosa è molto buono e c'è più competizione che prima mancava. La classifica è buona ma poteva essere ancora migliore. L'anno scorso ho avuto un problema al piede, ho stretto i denti per aiutare la squadra. Il gruppo? La tragedia che è successa l'anno scorso ci ha unito tanto, il gruppo è veramente fantastico e tutti vogliono fare il massimo per aiutare gli altri.
Con il Cagliari? C'è la voglia di ricominciare a vincere dopo la sosta. L'anno scorso la sconfitta contro di loro fu decisiva per non arrivare in Europa, abbiamo voglia di vendetta. Svanì un sogno che ci portavamo dietro.
La sentenza del Tas? L'abbiamo appresa in albergo e ci siamo rimasti male, ci sembrava giusto che toccasse a noi ma hanno deciso diversamente. Con il mister ci siamo detti che dobbiamo conquistarla quest'anno sul campo. Su chi fare la corsa? Noi pensiamo partita dopo partita. Le altre squadre che puntano al nostro obiettivo sono Torino, Sampdoria, Atalanta, se poi ci sarà la possibilità di arrivare anche qualche gradino sopra lo faremo.
Chiesa? E' stata una settimana normale per lui dopo la gara con l'Atalanta, parlare di lui come un simulatore è stato esagerato. Ma lui non ne ha risentito e l'ha dimostrato a Roma dove ha preso tante altre stecche. Sono contento per lo spazio che si sta ritagliando in nazionale insieme anche a Biraghi. La difesa? Stiamo facendo molto bene, ma il merito è di tutta la squadra. Dobbiamo migliorare qualcosa invece in attacco e ci stiamo lavorando. Pjaca? Le qualità di Marko non si discutono, forse ha bisogno di ancora tempo per capire i meccanismi della squadra e riprendere fiducia in se stesso.
Avversari antipatici? Capita che in campo ci siano delle scintille, ma fa parte del gioco. Callejon? E' uno di quelli, un altro era Lichtsteiner.
Futuro all'estero? Non ci penso, però non si sa mai.
Sushi o bistecca? Sushi... però mi piacciono tutti e due (ride, ndr)".
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