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Pioli: “A Napoli per giocarcela fino alla fine. Veretout felice di giocare regista. Pjaca e Chiesa…”

La conferenza stampa di Pioli alla vigilia di Napoli-Fiorentina

Simone Bargellini

La sosta per le nazionali è ormai alle spalle e la Fiorentina si prepara a tornare in campo nella difficile trasferta di domani al San Paolo. Mister Stefano Pioli presenta in conferenza stampa la partita col Napoli. Ecco le sue parole:

"L'importanza delle prossime sei partite? Saranno 20 giorni impegnativi e importanti, ma non possiamo far altro che pensare una partita alla volta. Quella di domani col Napoli sarà molto difficile e dobbiamo concentrarci su questa. Qualcosa è cambiato nel Napoli, anche se la rosa è stata mantenuta, ma c'è un allenatore diverso, che secondo me è il migliore in circolazione insieme ad Allegri, spinge di più con i terzini e potrebbe forse lasciare qualche spazio in più. Non so se siano più forti o più deboli dell'anno scorso, è presto per dirlo.

La posizione di Veretout? Ho avuto risposte molte positive da Jordan, che si sta applicando con gioia, secondo me ha le caratteristiche giuste per giocare davanti alla difesa ma finora lo ha fatto solo in allenamento e andrà valutato in partita. Jordan è un giocatore di ottimo livello che ha tecnica e carattere, quindi credo possa far bene anche in quel ruolo.

I nazionali? La cosa positiva è che affrontiamo una squadra che come noi ha avuto molti giocatori impegnati nella sosta. I ragazzi stanno tutti bene, sono tutti disponibili compreso Pjaca che potrebbe giocare anche dall'inizio, così come potrebbe essere che parta dalla panchina. La sosta lascia sempre qualche incognita.

La deroga per la fascia di Astori? Ci tenevamo e pensiamo che sia il modo migliore per ricordare Davide e i valori che ci ha trasmesso, ringraziamo la Lega e siamo soddisfatti di questa decisione.

Ancelotti? Credo che sia il numero uno nella gestione dello spogliatoio, nessun giocatore si è mai lamentato nei suoi metodi. Ci siamo affrontati solo due volte da allenatori, ma i primi contatti risalgono a quando lui giocava nel Parma in Serie C e io facevo il raccattapalle, era un grande giocatore.

Possibili novità a centrocampo? Cerchiamo di giocare da Fiorentina e portare avanti i nostri principi di gioco, il Napoli occupa molto la metà campo offensiva e dovremo cercare di soffrire il meno possibile. Sarà molto importante comunicare bene tra i reparti.

E' un gruppo che sta bene insieme, che sa quando si può scherzare e quando lavorare duro, è un gruppo che dall'anno scorso ha trovato grande compattezza e vuol dare il massimo. Ho seguito le interviste di questi giorni, ho letto le parole di Gerson che parlava di andare a Napoli con qualità e coraggio, e io sono d'accordo con lui. Il mio obiettivo è aiutarli a migliorare dal primo all'ultimo.

Il primo big match della stagione? Sento che abbiamo una buona squadra, anche se ogni partita presenta difficoltà diverse. Dobbiamo giocare allo stesso modo sia in casa che in trasferta contro ogni avversario. L'importante è mettere in campo le nostre qualità e giocarcela, dobbiamo dimostrare di poter stare in partita fino alla fine. Dovremo esser bravi a leggere le situazioni, mi piacerebbe vedere una Fiorentina lucida dal punto di vista tattico, capace di mettere pressione quando è possibile ma anche difendersi bassi in altri momenti.

La gestione della rosa? Nelle prossime due settimane è come se avessimo le coppe, perchè avremo l'impegno infrasettimanale. Il mio obiettivo è schierare sempre la formazione migliore, ma questo non vuol dire che sarà sempre la stessa. Non darò spazio ad un giocatore per tenerlo in condizione, perchè devo pensare al risultato, ma ho molti giocatori pronti per giocare e probabilmente nelle prossime partite cambierò qualcosa di volta in volta.

Chiesa? Dopo il primo spezzone con la Nazionale in cui ha fatto benissimo, si erano create aspettative troppo esagerate. Credo che Federico stia crescendo tanto e abbia tutti i mezzi per diventare un grande giocatore ma va fatto crescere con i tempi giusti. Poi come sempre il singolo viene valorizzato dal collettivo. L'ho ritrovato sereno, come gli altri nazionali, senza nessun problema.

San Paolo semi vuoto? Noi che facciamo questo sport preferiamo giocare in stadi pieni, è più coinvolgente sia che sia pro o contro. Resta una partita importante per entrambe le squadre e credo che non inciderà sull'approccio alla gara".

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