Alla vigilia della gara di campionato contro la Sampdoria il tecnico della Fiorentina Paulo Sousa si presenta in sala stampa per analizzare i temi più caldi.
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Sousa: “Vogliamo vincere ancora, Kuba out. Berna? Belle parole sullo Scudetto”
Le parole del tecnico della Fiorentina Paulo Sousa alla vigilia della gara contro la Sampdoria
"Ferrero mi voleva? L'ho incontrato una volta. E' una persona brillantissima. E' stato un piacere essere stato chiamato dalla Samp, ma oggi sono qui e sono molto soddisfatto.
La testa della classifica? Domani non penso che possa iniziare un capitolo nuovo della stagione. Dobbiamo dare continuità a questi risultati. Dobbiamo dare tutto per battere un avversario fortissimo quando gioca in casa. La base di tutto quello che noi facciamo in campo ha una logica e lo stiamo facendo crescere grazie all'attitudine di tutti i ragazzi.
Bernardeschi preferisce lo scudetto? Sono sempre felice quando i giocatori ci credono. Io lavoro con l'obiettivo di far esprimere tutti al massimo, lavorando sulla cultura di vincere ogni partita giocando il nostro calcio. Non può che farmi piacere. La scelta tra Italia o Europa? La scelta è solo una, vincere sempre.
Kalinic e Babacar insieme? Ci abbiamo già provato, ci lavoriamo. Per lavorare bene però abbiamo bisogno di tempo. Quando parlo di tattica ho sempre bisogno di introdurre un altro aspetto, l'intensità sullo spostamento e sulle prese di decisione. Col tempo l'intesa tra giocatori dello stesso reparto sarà sempre migliore.
Quando giochi in Europa ci sono sempre difficoltà, ma i più bravi sanno superarle. I miei ragazzi sanno come fare a evitare problemi, mi fido di loro. Loro non hanno giocato? E' difficile quantificare quanto possano avere vantaggio. A me piace molto allenare e questa settimana non l'ho potuto fare. La nostra squadra è preparata per recuperare e lavorare senza limiti. Hanno tutte le possibilità di giocare al massimo nonostante giovedì. La nostra squadra è molto propositiva e controlla il gioco quasi sempre, in questo il terreno di gioco può influire. A volte dover fare un controllo in più aiuta gli avversari, ma abbiamo le capacità per superare questi problemi.
Eder e Muriel? Oggi sono molto poche le squadre ad avere giocatori capaci di fare la differenza. Loro lo sanno fare. Sanno rubare palla e ripartire in tanti, tecnicamente e fisicamente sono molto dotati. Noi questo lo sappiamo, speriamo che le nostre capacità ci sappiano fare una copertura difensiva buona.
Scudetto? Vedo sempre più gente che hanno la predisposizione a essere forti. L'unità ci rende forti, remiamo tutti dalla stessa parte e l'anno buono sarà sempre più vicino.
La squadra è quasi tutta a disposizione ad eccezione di Kuba. Ha subito una botta al piede che non gli dà la possibilità di aiutarci. Gli altri sono tutti disponibili".
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