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Italiano: “A Roma serviva autostima. Nastasic-Torreira ancora non pronti”

Italiano: “A Roma serviva autostima. Nastasic-Torreira ancora non pronti”

Domani i viola ricevono i granata: entrambe le squadre sono alla ricerca dei primi punti in campionato

Federico Targetti

Vincenzo Italiano ha preso la parola per presentare alla stampa la gara di domani tra Fiorentina e Torino: ecco le sue risposte, seguite da Violanews in diretta testuale.

I nuovi arrivati? "Nell'immediato, penso che Torreira possa dare poco. Almeno per questa partita. Però abbiamo a disposizione un giocatore di grande personalità, dinamismo, carattere e di alto livello. Ci vorrà qualche settimana per integrarsi, conoscere i compagni e l'allenatore, ma per l'intelligenza che ha ci metterà poco. Lui e Pulgar sono due giocatori che possono giocare in quel ruolo, ma a volte si può cercare di adattarsi, anche e soprattutto a gara in corso".

Dopo la Roma? "La partita di Roma ha dato grande convinzione per quello che stiamo portando avanti. A lunghi tratti abbiamo avuto il dominio della gara, e dovrebbe essere una cosa da ricercare sempre, caratteristica della nostra mentalità. Dobbiamo essere quelli dei primi 17 minuti e quelli che siamo stati in inferiorità. Le occasioni che ha creato la Roma non sono state tantissime, hanno sfruttato situazioni complicate. Dobbiamo migliorare, ma chi ha gli automatismi perfetti dopo così poco? Io ero convinto di portare a casa punti importanti".

Castrovilli? "Maleh è cresciuto notevolmente, di grande prospettiva, e sta meritando. Valuto di settimana in settimana, dopo ogni partita si resetta tutto e ogni settimana si lotta per la maglia. Il valore di Castrovilli lo conosciamo tutti. Serve attenzione massima".

Torino? "Squadra molto aggressiva, domani cercheranno di replicare la gara fatta contro l'Atalanta, come atteggiamento. Sanno anche giocare e sviluppare, con qualità e furore. Noi dobbiamo controbattere alla stessa maniera, reagendo alla sconfitta di Roma ma ripartendo dalle cose positive che ne sono venute fuori".

Belotti? "Spero che il centesimo non lo faccia con noi. Glielo auguro, ma dopo domani".

Mercato? "Penso che gli esterni che abbiamo stiano lavorando bene, mi dispiace aver perso Callejon dopo soli 17 minuti di partita. Dei nomi che circolano non parlo".

Pressioni? "Sono contento di avere le pressioni, noi viviamo su questo: è bello che arrivino giocatori importanti come quelli che stanno arrivando. Più giocatori bravi arrivano più sono contento, esattamente come le pressioni che aumentano. Se i giocatori forti si mettono insieme si ottengono risultati. Speriamo arrivino altri giocatori forti così sarei contento di avere più pressioni".

Con le piccole? "Le squadre devono saper affrontare tutte le situazioni. La nostra idea è sempre di creare tanto e stare tanto tempo lontani dall'area di rigore. Cercheremo di sfruttare il fattore campo, ai tifosi dico che non vediamo l'ora di iniziare con tanta gente allo stadio. Già a Roma mi ha fatto effetto, il pubblico è determinante".

Errori di Roma? "Non pensavo di subire altri due gol, avevamo la partita in pugno dopo espulsione di Zaniolo e pareggio. La Fiorentina deve convincersi di essere una squadra di livello. Una squadra con più autostima e sfrontatezza quella partita la può portare a casa".

Rotazioni? "Ogni situazione è diversa, l'anno scorso sono successe tante cose, quest'anno siamo reduci da un percorso diverso. In questo momento non penso che nelle prime giornate si possa ruotare un numero alto di giocatori. Certo, la maglia va guadagnata, sempre".

Squadra? "Mi ha fatto piacere che i ragazzi siano stati applauditi anche dopo una sconfitta. La gente è dalla nostra parte e percepisce il nostro impegno. Se fossi un tifoso, vedrei una squadra di grandi valori. Da allenatore, vedo ragazzi che ci tengono tantissimo a fare meglio dello scorso anno. Daremo sempre l'anima per cercare di rendere orgogliosi i tifosi".

Nastasic? "Torna in una piazza dove è stato felicissimo, ha valore e esperienze importanti. Per quello che ho visto forse non è ancora in condizione, ma sono convinto che farà vedere le sue doti. Ha letture e dimestichezza palla al piede".

Quarta? "Sono tutti giocatori competitivi. Le scelte per me sono sempre difficili, i ragazzi non devono mai mollare. Con lui ho parlato, l'opportunità può arrivare da un momento all'altro. Se si perde la grinta in allenamento, allora ci si dà la zappa sui piedi. Ma un campione di Sudamerica come Lucas non lo farà, ne sono certo".

Igor? "La scelta va al di là del piede mancino, in Coppa avevamo Milenkovic e Pezzella. Un sinistro lancia meglio profondo, ma per me chi va forte scende in campo dall'inizio. Deve crescere e pretendere di più anche lui, come gli altri".

Ricci e Pobega? "Su Ricci rimango di stucco. E' un ragazzo d'oro che può ancora dare tantissimo, sono sicuro che troverà una squadra al più presto. Non merita di stare fuori. Ci siamo tolti delle grandissime soddisfazioni. A Pobega un grosso in bocca al lupo, ha qualità e va a fare un'esperienza al Torino che lo farà maturare".

 Vincenzo Italiano

 

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