news viola

Kouamé: “Mi ispiro a Drogba, sogno la Champions in maglia viola”. E sulla numero 9…

Le parole dell'attaccante ivoriano

Alessandro Lilloni

La dirigenza viola presenta l'attaccante ivoriano Christian Kouamè ai media presenti. Le sue parole in diretta dalla sala stampa "Manuela Righini":

"Come è nata la trattativa? Vorrei ringraziare la società che ha creduto in me. Quando il mio agente mi ha chiamato per dirmi di questa situazione non ci credevo. Continuavo a fare le mie terapie, poi una mattina mi hanno chiamato per dirmi delle visite mediche a Milano. Sono molto contento di questo passaggio in viola.

Se conoscevo la Fiorentina? Da piccolo seguivo tutti i campionati, la Fiorentina mi è sempre piaciuta perchè è una grande squadra. Negli ultimi anni ho giocato da prima o da seconda punta in un attacco a due. Quando sono in campo non penso al ruolo, penso a fare bene e divertirmi. È la prima volta che subisco un infortunio grave del genere.

Sule numero di maglia: "Avrei voluto subito l'11 ma era occupato. In seguito ho visto il 9 libero e l'ho scelto. Io e la mia ragazza siamo molto credenti, il 9 è il numero di Maria.

A quale calciatore mi ispiro? Il mio idolo è Didier Drogba, un mio connazionale. Vorrei segnare tanto come lui. Quando mi sono fatto male ho pensato a curarmi bene per rientrare al 100%, piano piano andando avanti la voglia di tornare è cresciuta. Non voglio affrettare i tempi, il mio obiettivo è arrivare più in alto possibile. Grazie al mio duro lavoro sono arrivato in Serie A in 5 anni. Vorrei rappresentare la mia nazionale in Coppa del mondo e giocare la Champions League con la Fiorentina.

L'ambiente nello spogliatoio a Firenze? A Firenze nello spogliatoio ho trovato gente per bene, rido e scherzo con tutti. Mi sono trovato molto bene da subito, anche perchè conoscevo già alcuni giocatori. Io ed i direttori ci siamo conosciuti a Milano, da subito è nato un ottimo rapporto come padre e figlio. Il presidente Commisso l'ho incontrato la settimana scorsa. Mi ha detto che è rimasto positivamente colpito quando ho segnato nella gara d'andata. Ribery è un campione che ha giocato ad alti livelli, quando mi siedo nello spogliatoio lo guardo sempre. Per me è un sogno averlo accanto. La velocità ed il colpo di testa sono due doti naturali che mi appartengono.

Sul razzismo e la mia famiglia italiana? La mia famiglia adottiva è toscana, mio babbo è un super tifoso viola. Quando ha visto le notizie di calciomercato che mi riguardavano era felicissimo. Il sorriso fa parte di me, non posso perderlo per nessuna ragione. Anche dopo il brutto infortunio non mi sono perso d'animo. I direttori mi hanno raccontato grandi progetti per la Fiorentina. Il destino mi ha portato a Firenze, non era il momento di approdare in Inghilterra. Vogliamo vincere contro tutti. Quando sono arrivato in Italia alla Sestese ho vissuto un brutto episodio. Ero con gli Juniores e facevamo la coppa. C'era un difensore che mi picchiava sempre durante le azioni ma non ho mai risposto alle provocazioni. Continuando a sorridere lui si arrabbiava sempre di più, alla fine è stato buttato fuori per offese razziste. Dispiace molto quando accadono cose del genere."

https://www.violanews.com/news-viola/sguardo-al-futuro-amrabat-con-castrovilli-una-mediana-doro/

tutte le notizie di