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Corvino: “Lavoriamo con umiltà, Sousa mi è piaciuto subito, su Capezzi e Gomez…”

"Diks? Cerchiamo calciatori alternativi alla struttura portante e lo facciamo con profili giovani. Di Rossi parleremo con l'agente. I Della Valle sono disponibili come sempre, vogliosi di mantenere la Fiorentina ai vertici"

Redazione VN

Così Pantaleo Corvino a Radio Bruno Toscana:

"Riascoltare Mario Ciuffi è un'emozione che sfocia in un sorriso, fa stare bene. Rappresentava al massimo l'importanza della simbiosi tra città e tifosi. Era il minimo indossare la sciarpa che mi consegnò undici anni fa.

È sempre difficile cercare di accontentare i tifosi, per l'importanza storica della Fiorentina. Non so se è più difficile adesso o allora, è sempre difficile. Stiamo lavorando tutti a fari spenti e con umiltà, cercando di mantenere le esigenze dei nostri tifosi. Mantenendo l'organico che ha fatto bene nel girone di andata e dando continuità al lavoro di Paulo Sousa. Cerchiamo di preservare il meglio e ottimizzare le seconde linee, e nelle entrate tenendo conto del presente e del futuro.

Con Sousa ho capito che, pur non essendo un mio allenatore, può essere l'allenatore della Fiorentina. Ho apprezzato quello che ha fatto sul campo. Mi è piaciuto molto, deve esserci un'idea comune di calcio tra direttore sportivo e allenatore. Vogliamo far venire allo stadio i nostri tifosi per dare un'idea di calcio.

Federazione e Lega hanno imposto delle regole sulle rose, quasi tutti i club sono arrivati impreparati. Chi non ci ha pensato sta soffrendo. Bisogna cercare di fare di tutto per riparare e trovare le misure migliori. Capezzi e Fazzi? È un argomento molto complesso. Con il primo ci siamo trovati ad un anno dalla scadenza, quando è così evidentemente non ci credi, davanti a questa valutazione o ci si ricrede dando più di quanto un giovane può valore, oppure come è stato non abbiamo ritenuto giusto il rapporto giocatore-ingaggio.

Firenze l'ho ritrovata come l'avevo lasciata. I Della Valle sono disponibili come sempre, vogliosi di mantenere la Fiorentina ai vertici, sapendo che ciò significa fare dei sacrifici economici, ma la città li merita. Pepito Rossi? L'ho sempre apprezzato, quando era al Parma stavamo per portarlo in viola, poi andò al Villarreal. È un giocatore della Fiorentina, abbiamo parlato con l'agente e deciso di valutare tutte le situazione nell'interesse suo e dell'allenatore.

Gomez? Non faremo sconti a nessuno. Spero che domani segni una doppietta e l'Italia ne faccia tre. Resta a Firenze? In rosa abbiamo sei attaccanti, sarà una partita a scacchi. Non sento la pressione, stiamo lavorando con umiltà e energia, per non deludere società e tifosi. Il 1 settembre tireremo le somme.

Diks? I calciatori si annunciano quando ci sono le firme. Queste mancano e non posso annunciarlo. Cerchiamo calciatori alternativi alla struttura portante e lo facciamo con profili giovani, che un domani possano essere potenzialità tecnica ed economica. Diks, come Dragowski e altri che arriveranno tra qualche ora, rientra in questa linea di calcio che abbiamo fatto al tavolo con Sousa.

Centro sportivo? È facile tenere sotto controllo in un unico ambiente, ci caratterizza ed è importante come avere uno stadio di proprietà. Su Neto avevo la sensazione che avesse buone potenzialità, ma una struttura non da top. Dragowski invece mi convince anche sotto il secondo aspetto, lo seguivo già a Bologna. Abbiamo accelerato perché c'erano varie squadre dietro, come PSV e Leverkusen".

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