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Commisso: “Aiutare Firenze è un dovere. Giocatori viola ok, ma altri dipendenti sono in ospedale. Spero che il campionato finisca”

Il presidente della Fiorentina parla dell'emergenza Coronavirus ed esprime la sua vicinanza a Firenze e ai fiorentini

Redazione VN

Il presidente della Fiorentina Rocco Commisso è intervenuto oggi al telefono, dall'America, ai microfoni di Radio Bruno Toscana. Queste le sue parole:

Io sto bene, la situazione è terribile soprattutto lì da voi. Voglio fare il possibile per aiutare l'Italia e così è nata questa donazione per gli Ospedali di Firenze. Questo per me è un dovere, non un favore. Firenze con me è stata fenomenale dal primo giorno e voglio ricambiare, cercando di dare una mano. Anche perchè la nostra azienda è stata colpita, alcuni dipendenti della Fiorentina sono in ospedale, qualcuno è a Careggi e anche la bambina di un nostro fisioterapista è al Meyer, per fortuna nessuno è in pericolo di vita. Ho parlato stamattina con i giocatori (Vlahovic, Cutrone e Pezzella), stanno benissimo e vogliono tornare presto in campo. Per me tutti i dipendenti sono importanti allo stesso modo, il dottor Pengue è stato tra i primi ad aiutarmi ed è una persona a cui sono legato. Se ho paura? Sono preoccupato per i miei collaboratori e per mio figlio che sono a Firenze, Joseph vive in un albergo ed è giusto che tutti stiano a casa. Anche io qui in America non esco, nonostante la situazione sia meno grave. Mi hanno detto che San Rocco è protettore contro le epidemie e spero che aiuti la gente in questa situazione. I dati del coronavirus in Italia sono davvero incredibili, forse in America sono stati fatti pochi tamponi. La salute è la priorità ma è importante anche l'aspetto economico, io sono privilegiato con Mediacom e voglio aiutare i fiorentini. Da quando ho acquistato la Fiorentina il mio legame con l'Italia si è rafforzato, sono già venuto 8 volte e devo ancora trovare il tempo di andare in Calabria.

Ringrazio tutti quelli che stanno donando, poco o tanto, voglio sottolineare l'impegno di Ribery (50mila euro, ndr) che come me è venuto da un'altra Nazione e vuole aiutare la collettività" dice Commisso. "Il calcio mi manca molto, ma la cosa più importante è che i nostri ragazzi stiano bene e tornino in forma. Spero che entro la prima settimana di maggio la Serie A possa ricominciare, è importante finire il campionato".

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