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Commisso: “La verità su Iachini, Juric, Sarri. Non sono qui per perdere, ma…”

Photo by Gabriele Maltinti/Getty Images

Il presidente della Fiorentina torna a parlare dopo l'esonero di Iachini e l'arrivo di Prandelli

Redazione VN

Torna a parlare Rocco Commisso per la prima volta dalla sua partenza per gli Stati Uniti, dove si trova al momento. Il presidente della Fiorentina è intervenuto oggi ai microfoni di Lady Radio, commentando in primis il cambio di allenatore e la scelta di Prandelli. Queste le sue parole:

"Voglio chiarire le cose e non sentire più fake news. Iachini aveva un contratto ancora valido per questa stagione e già dalla fine della scorsa stagione ci sono state molte voci su altri allenatori, ma io non ho parlato con nessun altro. Sicuramente Barone e Pradè si erano preparati nel caso ci fosse un cambio, poi abbiamo finito bene il campionato e io ho deciso che la cosa giusta era dare un'altra opportunità a Iachini. A qualcuno può non stare bene, ma i soldi sono miei e l'ultima decisione spetta a me, parlando anche con i dirigenti. La mia filosofia è la meritocrazia, Iachini aveva fatto bene e anche meglio di Juric di cui si parlava, nessuno mi garantiva che avrebbe fatto meglio di lui. Poi arrivando a questo punto i risultati non mi sono piaciuti.

Prandelli? Nessuno lo aveva nominato, tutti parlavano di Mazzarri, Allegri.... Ha la mia stima, ci ho parlato solo 10' e dovremo risentirci. Il contratto? Io spero che farà molto bene, il futuro si vedrà quello che succede. Sarri? Io l'ho visto in televisione, poi il lavoro dei miei dirigenti è valutare tutte le situazioni. Dobbiamo tenere di conto anche del contesto generale, io ho investito già 300 milioni in due anni ed è scoppiato il covid, il nostro monte stipendi è cresciuto del 40% e i ricavi sono calati, in soli due anni la Mediacom dovrà versare 50 milioni.

Strutturare la società? Dicono che io non so niente di calcio, ma io ho giocato a calcio a differenza di quasi tutti gli altri presidenti. Abbiamo già fatto un lavoro importante con i dirigenti, con il settore marketing, con la struttura giovanile.

Ci sono troppe critiche, troppi opinionisti pappagalli, qualunque cosa facciamo non va bene, sono deluso dai giornalisti. Credo invece che i tifosi abbiano ancora amore per la Fiorentina, chiedo solo di darmi tempo. E' un momento storico in cui molti club rischiano di fallire. Io posso garantire che finchè ci sarà Rocco nessuno dovrà temere che la Fiorentina vada in fallimento.

Il problema sono i mancati incassi, per questo insisto negli investimenti sulle infrastrutture e sullo stadio, perchè serve generare profitti per la Fiorentina. Questo non vuol dire che non ci possa sognare una squadra che va in Europa, ma io non voglio fare promesse.

Pedro? Non conosco i dettagli dell'operazione, dovete chiedere a Pradè. Non so se ci sia la possibilità di riportarlo a Firenze, ma se lui fa bene è meglio anche per noi almeno può portarci dei soldi. Ho sentito tante bugie sul fatto che io intervengo sul lavoro di Pradè, non è così, solo per Amrabat ho espresso un mio parere.

Centro sportivo? Credo che il Sindaco abbia fatto un grande lavoro portandoci fino a questo punto. Entro gennaio spero di poter cominciare i lavori, ma i costi saranno superiori ai 70 milioni di euro.

Lo stadio? E' una porcheria, ho letto pareri di grandi professori che però non conoscono niente del Franchi. Qualcuno mi ha chiamato Attila perchè Rocco vuole distruggere, ma vuole anche ricostruire come sta facendo a Bagno a Ripoli per il centro sportivo. Lo stadio si deve azzerare, come è stato fatto per lo Yankee Stadium e rifarlo da nuovo, se vogliono usare i miei soldi, altrimenti con i loro soldi possono fare cosa vogliono. C'è il rischio che lo stadio nuovo non si faccia.

Se me ne andrò se non mi fanno fare lo stadio? Non lo so, si vedrà in futuro. La verità è che nel lungo periodo la Fiorentina vivacchierà se non mi fanno incrementare i ricavi. Ci sono anche ipotesi alternative, qualcuno mi ha chiamato anche da Campi per propormi un'altra area di 100 ettari, sono tutte alternative con pro e con contro, valutiamo una situazione per volta. Se il ministro Franceschini pensa che il Franchi sia un monumento non avranno problemi a trovare investitori che mettano i loro soldi per le bellezze di Firenze.

Vincere con la Fiorentina? Credete che sono venuto a Firenze per perdere? Però sono realista e non voglio fare promesse che non posso mantenere. Sono venuto per aiutare Firenze ad avere la squadra che merita, che faccia divertire i tifosi e renderli orgogliosi. Quando la Fiorentina perde io soffro molto, però dovete darmi tempo per costruire.

Le responsabilità dei giocatori? Dobbiamo essere uniti e ognuno ha le sue responsabilità. Sono convinto che abbiamo una buona squadra, altrimenti i soldi che ho speso per gli acquisti e per gli ingaggi dove sono andati? Chiesa? Ancora oggi non mi ha fatto una telefonata per salutarmi.

Da ora un po' userò i cartellini gialli e rossi per i giornalisti come la trasmissione "30° minuto" e faremo entrare al Viola Park solo chi si comporta bene".

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