Se italianizzazione doveva essere, come inizio non è un granchè. La nuova Fiorentina, a quanto pare, parlerà portoghese sia in panchina che dietro una delle (tante) scrivanie viola. L'arrivo di Pedro Pereira è ufficiale (LEGGI), quello di Paulo Sousa non ancora e in questi casi è doveroso non escludere colpi di scena. Ma la giornata di oggi ha fugato i dubbi sulle gerarchie della dirigenza gigliata, che hanno messo in cima alla lista del post Montella l'ex centrocampista della Juve, reduce da due scudetti consecutivi tra Israele e Svizzera. Qualche dettaglio da definire c'è ancora sia col Basilea che con l'entourage, ma l'accelerata di oggi potrebbe essere quella decisiva. E oggi nel consiglio d'amministrazione saranno portati tutti i numeri dell'affare e si scioglieranno tutti i nodi, con l'ipotesi di riserva che porterebbe a Donadoni (LEGGI).
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L’italianizzazione può attendere
La nuova Fiorentina parlerà un po’ portoghese. E con Paulo Sousa può partire l’assalto ad Embolo
Un profilo - quello di Paulo Sousa - per certi versi simile a Montella, un tecnico ancora giovane ed emergente, con idee moderne e uno staff preparato. Quale sarà il mercato lo scopriremo da qui a poche settimane, ma le linee guida sembrano portare all'inserimento di talenti giovani, con un occhio di riguardo ai nostri confini. L'ha chiesto Andrea Della Valle ai suoi dirigenti, per costruire un blocco italiano che è mancato negli ultimi anni, ma non sarà un criterio imprescindibile. Come è giusto che sia, perchè più di tutto conta la qualità e il rapporto qualità/prezzo. Occhio allora a quelle che saranno le richieste del nuovo tecnico, che nel suo lungo girovagare ha potuto conoscere molte realtà (e giocatori). E che al Basilea ha lanciato il giovanissimo camerunese Embolo, classe 1997, che a dispetto del nome ha prospettive incredibile come si può facilmente intuire dai suoi 17 gol stagionali. Sarebbe un gran colpo per il futuro, ma la concorrenza è ovviamente agguerrita.
Dipenderà anche dal resto delle strategie e dai soldi che entreranno dalle cessioni, in primis quella di Mario Gomez (che resta probabilissima). Tutto passa però dal Cda di oggi e dal tassello per la panchina. Sperando che i tempi non si dilatino ulteriormente.
SIMONE BARGELLINI
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