"Vecino è fortissimo, ha tempi di inserimento, lo avevo chiesto quando ero alla Lazio". Firmato: Stefano Pioli. Parole forti e chiare quelle del tecnico viola sul centrocampista uruguaiano, che fanno capire quanto il classe 1991 sia apprezzato dall'allenatore. Se non è una "investitura", poco ci manca.
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L’investitura
In conferenza stampa Stefano Pioli ha lodato Matias Vecino. Il centrocampista è già stato "eletto" leader del gruppo ed è fondamentale per il 4-2-3-1 che il tecnico ha in testa
Pioli sembra avere un vero e proprio debole per Matias, "eletto" a leader del gruppo e guida dei tanti giovani presenti a Moena. Il colloquio di sabato sulla panchina del "Cesare Benatti" è servito all'allenatore e al giocatore per conoscersi meglio e per entrare in sintonia. Stefano Pioli se lo tiene stretto, consapevole del ruolo importante che l'ex Cagliari ed Empoli avrà nel centrocampo della Fiorentina 2017-18. L'uruguaiano, d'altronde, è fondamentale per il 4-2-3-1 che il tecnico ha in testa perché è un calciatore di contenimento, di qualità e di corsa, capace di creare e distruggere il gioco. L'unico tra i mediani ad avere questi tre ingredienti.
Vecino si appresta a vivere una stagione da guida, da veterano. E forse, chissà, anche da capitano. Davide Astori sembra in vantaggio, ma su questo tema Pioli non si è voluto sbilanciare. Vecino, però, è già un esempio, con o senza fascia.
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