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L’intermediario: “Vi racconto il passaggio di Gomez al Besiktas”

L'intermediario racconta: "E' stato Gomez a volere il prestito per un anno, non voleva pressioni come a Firenze"

Redazione VN

George Gardi è uno degli intermediari che ha curato il passaggio di Mario Gomez dalla Fiorentina al Besiktas. Ecco alcune sue dichiarazioni in merito rilasciate a Gianlucadimarzio.com: "Eravamo al Melià Hotel a Milano, nel mezzo della complessa trattativa per Eto'o all'Antalyaspor. Ad un certo punto il Besiktas mi ha chiamato chiedendo se avessi qualche idea per un attaccante: loro erano a Londra e stavano trattando Van Persie, contendendoselo con il Fenerbahçe, ma non erano sicuri di riuscire a prenderlo, viste le alte richieste del giocatore, ed erano alla ricerca di un altro grande campione. Così ho proposto Mario Gomez, e la loro risposta è stata: "E' impossibile, costa 10 milioni di euro e stiamo cercando un parametro zero". Gli ho spiegato tutto ed insistito sul fatto che avremmo avuto grosse chance di prenderlo a costo zero, e mi comunicarono che in caso non avessero trovato l'accordo con Van Persie, sarebbero venuti in Italia per chiudere il giocatore la settimana dopo. Tuttavia vennero a Milano già il giorno dopo, quando saltò Van Persie, per fare un primo incontro, al quale era presente anche l'agente di Mario".

"Successivamente siamo andati in Germania, a Monaco, dagli agenti di Mario: il giocatore era poco convinto, perchè il Besiktas è una società che sta crescendo, non fa la Champions nè è campione di Turchia ma ha delle potenzialità e sta costruendo un bel progetto, e Gomez alla fine ha accettato. Il Besiktas è in prospettiva la squadra più importante della Turchia, l'allenatore lo voleva e l'avrebbe fatto giocare tutte le partite per rilanciarsi. Il nodo a questo punto era relativo al contratto con la Fiorentina: siamo partiti per Firenze, abbiamo parlato con i dirigenti ed abbiamo capito che l'operazione era possibile, nonostante inizialmente chiedessero 4-5 milioni. Ma la volontà del giocatore era quella di provare una nuova esperienza, la società aveva comunque un ingaggio pesantissimo da sostenere e non si sarebbe opposta alla volontà del calciatore. L'ottimo lavoro di Vinicio Fioranelli ha facilitato la trattativa.

Mario non si sarebbe mai aspettato di finire in Turchia fino a un mese prima della trattativa. Inizialmente doveva essere un contratto triennale, poi è sceso a 2 anni e successivamente ad un prestito con diritto di riscatto per un anno: a fine stagione il giocatore avrà comunque la scelta di poter tornare alla Fiorentina o meno per un ultimo anno di contratto, in caso al Besiktas non andasse bene. E' stata una decisione sua perchè non voleva avere la pressione che ha avuto e che ha sentito troppo a Firenze: ha voglia di fare una bella stagione e di essere convocato per gli Europei, il suo primo obiettivo, per poi se tutto va bene rimanere là altri uno-due anni e chiudere la carriera in Germania. Nelle prime due partite non ha giocato, e si domandava se fosse vero che l'allenatore lo volesse sul serio: doveva avere pazienza, è arrivato un po' in ritardo di condizione rispetto agli altri ed infatti, dalla terza partita, ha giocato, segnando 2 gol nell'ultima di campionato".