"Quattro, tre, tre: non sono numeri casuali, bensì le rispettive distanze tra il sesto, il settimo e l'ottavo posto nella classifica della scorsa stagione. Milan, Atalanta, Fiorentina, Torino e Sampdoria, racchiuse in dieci punti tra sorrisi, amarezza e delusione. Le stesse squadre - più o meno, salvo le rinnovate, ancora una volta, ambizioni rossonere - che lotteranno per l'Europa League anche quest'anno. E nella corsa ai posti disponibili - sebbene uno sembri già assegnato in partenza - saranno fondamentali pure gli scontri diretti: per accumulare punti ed essere superiori in caso di arrivo a ex æquo.
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L’importanza delle beffe: continua l’essenziale corsa degli scontri diretti
L'Atalanta sarà la seconda sfida contro una rivale per l'Europa League, almeno sulla carta
"La prima sfida è stata a Genova, contro la Sampdoria: Caprari ha risposto a Simeone ma, in attesa del ritorno, la Fiorentina è avanti. Domenica al 'Franchi' arriverà l'Atalanta: dodici mesi fa esatti, Freuler ghiacciò il mondo viola con un gol all'ultimo istante risultato tra i fatali, in termini di punti, al termine del campionato. Un 1-1 che venne replicato anche a Bergamo, rendendo vana l'alchimia degli scontri diretti tra Pioli e Gasperini.
"A fine ottobre il Torino, poi l'appuntamento sarà nel 2019. Un mini-campionato da cui passeranno distanze e battaglie. La forbice europea si è ampliata, il sesto posto sembra già appannaggio delle più forti e dunque, al netto della Coppa Italia, i modi di entrare in Europa League non si sprecano.
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