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L’exploit di Ribery non oscura Chiesa. Assist da fenomeno, più vicino alla porta può definitivamente svoltare

Nei due davanti Chiesa si è calato alla perfezione. Duetti e numeri dalla sua: può essere la stagione della definitiva consacrazione

Pier F. Montalbano

Se a prendersi la scena di questi giorni è inevitabilmente Franck Ribery, non possiamo non sottolineare l'ulteriore maturazione di Federico Chiesa. Messi da parte musi lunghi e mugugni - mai comunque esplicitati ufficialmente – dell'estate, il n° 25 viola ha tirato giù la visiera e si è messo alla guida del suo straordinario motore. Corre e rincorre tutti, sorride, lotta, calcia da ogni posizione ma soprattutto sta diventando un insospettabile uomo assist. E in questo l'arrivo di Roi Franck ha sicuramente aiutato.

UN PASSO INDIETRO - L'aspetto che è stato rinfacciato più volte a Federico è quello di voler mettersi troppo spesso in proprio, esagerando anche quando l'opzione migliore sarebbe stata forse quella più semplice: dare via il pallone ai compagni. In particolare l'anno scorso, il feeling con Simeone non è mai decollato. Vuoi per gli errori marchiani del Cholito, vuoi per la non propensione all'altruismo del talento viola, qualcuno aveva storto il naso sulla definitiva consacrazione di Chiesa. Quest'anno però, con a fianco un campione che dà del "tu" al pallone come Ribery, è tutta un'altra musica. Ed a beneficiarne sono anche le statistiche. Già due gol (dando per buono quello contro l'Atalanta) e due assist, guarda caso a chi? Neanche a farlo apposta, al francese.

La crescita di Chiesa passa anche dall'avere al fianco ogni giorno un fenomeno, che in campo può guidare e dettare i movimenti di un giocatore finalmente pronto al definitivo salto di qualità. E parte dei meriti vanno a chi, come Vincenzo Montella, ha creduto nell'attacco piuma stravolgendo dopo sole due partite il suo 4-3-3 per un 3-5-2 più equilibrato, ma allo stesso tempo efficace. Avvicinarlo sempre di più alla porta può l'ultimo step evolutivo visto che, dati alla mano, è il giocatore che nelle prime sei giornata di Serie A ha calciato più di tutti verso la porta (22 tiri). Ma essere nella top ten di coloro che hanno realizzato il maggior numero di passaggi chiave lo rende un giocatore sempre più totale. A testa alta, con Franck, si può sognare.

https://www.violanews.com/news-viola/arens-bild-ribery-puo-diventare-una-bandiera-non-ha-mai-giocato-cosi-bene/

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