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Lettera aperta di un tifoso a Chiesa: “Federico, perché hai voluto essere uno dei tanti?”

Un tifoso deluso ci scrive una lettera accorata che pubblichiamo perché sentimento comune di molti se non tutti i tifosi

Redazione VN

Riceviamo questa lettera sfogo di un nostro lettore deluso come tanti dall'addio di Federico Chiesa

Caro Federico, vorrei tanto dire che da te questo tradimento sportivo non me lo sarei aspettato e invece ero solo li a chiedermi quando te ne saresti andato e dove anche se i segnali di flirt verso “quelli li” erano palesi da anni ormai tanto che una destinazione diversa mi avrebbe lasciato alquanto perplesso.

Cambiare maglia, passare da una squadra con al momento ha diverse cose da sistemare, ad una che vince e stravince da anni (in Italia, perché in Europa vero…) non è una cosa cosi aberrante per un giovane dalle grandi potenzialità come te che ha e si sente in diritto di fare uno step in avanti per la sua carriera per carità…ma c’è modo e modo per andarsene.

Firenze, prima di te, ha accolto, coccolato, tifato tuo babbo, quell’Enrico che è artefice in primis della tua cessione a “quelli li”; ma non sei più un bambino e se la tua volontà fosse stata quella di legarti a vita con la nostra maglia la nostra città e il nostro calore, avresti potuto tranquillamente fare di testa tua e restare quindi tuo babbo non è colpevole, ma semplice complice di un ragazzo cui certi valori sono venuti meno col crescere.

Già, ma che valori?

Il rispetto, la riconoscenza, il bene che questa città ti ha voluto tu, caro 25, te li sei dimenticati per rincorrere il dio denaro? Forse. Per vincere? Sicuramente.

Ora hai tutto ciò che volevi, sei dove volevi essere e  il tuo broncio, il tuo continuo malumore, che nemmeno un cristo che porta a casa si e no 1000 euro al mese ha , sicuramente saranno scomparsi.

Ricordati però che Campioni (cosa che tu non sarai mai) del passato se ne sono andati per cercare di vincere,l o hanno fatto in modo pulito, senza mai giocare una singola partita come se fossero in prigione, ma sempre dando tutto. Vorrei poterti paragonare a gente come Batistuta o Baggio, ma tu vali molto meno di questi due grandi del passato. Potevi essere una bandiera, ma hai deciso di essere uno come tanti, senza senso di appartenenza, esattamente come la maglia che indosserai, che di valori sportivi non ne ha traccia.

Chiudo dicendo che da oggi, sportivamente parlando, Firenze ti è nemica, non sei più il benvenuto in città, e spero di non rivederti mai più nemmeno per caso.

Un tuo ex tifoso

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