Caro Presidente,
Il tifoso
Lettera aperta a Rocco: “Presidente ci restituisca il nostro orgoglio”
Un tifoso appassionato ci scrive rivolgendosi direttamente al presidente Commisso.
ho 71 anni come lei. Sono suo coetaneo. Tifo Fiorentina da sempre, ho visto due scudetti e vittorie in Coppa Italia, retrocessioni e fallimenti.
Ho sempre sostenuto e rispettato i Presidenti che hanno messo i loro soldi nella Fiorentina. Da Longinotti e Baglini ai "poveri" Melloni e Ugolini, ho capito i Pontello quando hanno ceduto Baggio, amato Vittorio, che ci metteva il cuore, fin quando ho potuto, ho difeso i Della Valle fino all'ultimo secondo, ho salutato con grande speranza il suo arrivo e ho condiviso alcune sue prese di posizione ma oggi sono svuotato, deluso, amareggiato, disamorato. In poche ore svanisce l'allenatore che dava garanzie di rilancio e spariscono di scena punti di riferimento come Dainelli e Antognoni.
No so quello che succederà, ma, la prego, non giochi con la nostra passione, con i nostri sentimenti. Anche se i soldi sono suoi la Fiorentina è anche di tutti noi che la viviamo e la soffriamo da sempre. Ci pensi prima delle prossime mosse. Rifletta sul fatto che lei non ha comprato solo una squadra per sua soddisfazione personale ma che ha gestisce uno dei simboli di una città, l'amore e la passione di migliaia di persone che non hanno i suoi mezzi ma per i quali la Fiorentina è spesso un barlume di luce in un'esistenza difficile o la passione di una vita come nel mio caso.
Ci pensi Mr. President e faccia in modo che il popolo viola possa sentirsi orgoglioso del suo Presidente e della sua squadra, nelle vittorie e nelle sconfitte. Non pretendiamo titoli o coppe, sappiamo che è difficile, chiediamo dignità e vogliamo il rispetto degli avversari. Non ci metta alla berlina ma ci restituisca l'orgoglio. Firenze lo chiede e lo merita. Sono successe troppe cose, è giunto il momento di dare una svolta, una volta per tutte.
Mario T.
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