Un'estate così Alberto Aquilani non la viveva da 5 anni. E la nazionale non c'entra, nonostante il centrocampista sia impegnato in Brasile proprio con l'Italia, con cui affronterà la Confederations Cup a partire dal fine settimana. Parliamo infatti della serenità che il numero 10 viola può godersi, con la consapevolezza di quale sarà la sua squadra nella prossima stagione: la Fiorentina, naturalmente, e stranamente la stessa del campionato appena finito. L'ultima volta che si era trovato in questa situazione era l'estate 2008, Alberto aveva 24 anni e sognava di diventare una bandiera della Roma, dove è nato e cresciuto, proprio come Totti. Dodici mesi più tardi avrebbe però lasciato la Capitale - ceduto da Pradè a Macia, allora al Liverpool - per il bene del club giallorosso, in serie difficoltà economiche, ma anche personali pensando di spiccare il volo.
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L’estate “diversa” di Aquilani
Una serenità che non viveva da 5 anni. Il suo futuro è viola (COMMENTA)
Invece per lui era l'inizio di una carriera da vagabondo, seppur a cinque stelle in quanto a club frequentati. Dopo un solo tribolato anno al Liverpool, infatti, nell'estate 2010 Aquilani trasloca a Torino per vestire la maglia della Juve, ovviamente in prestito. A fine stagione il momentaneo ritorno in Inghilterra e quindi di nuovo il trasferimento in Italia, al Milan dopo aver sfiorato la Fiorentina. Appuntamento rimandato di un solo anno, eccoci all'estate 2012 e al passaggio alla Fiorentina, stavolta a titolo definitivo (grazie ad un'operazione-capolavoro conclusa proprio da Pradè e Macia, stavolta sulla stessa sponda: cartellino gratis e compartecipazione nell'ingaggio). Oggi, 10 mesi, 27 presenze e - soprattutto - 7 gol dopo, per Aquilani il senso d'incertezza che lo affliggeva nelle scorse estati ha lasciato il posto alla sicurezza di essere un punto fermo di un progetto importante come quello viola. Finalmente nessun altro trasloco in vista nelle prossime settimane. Se non quello per tornare dal Brasile.
SIMONE BARGELLINI
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