Una delle massime più gettonate tra gli allenatori di tutto il mondo, dalla Serie A agli amatori, è: "Non esistono titolari e riserve, tutti sono utili e nessuno indispensabile". Solo che poi tra il dire e il fare, c'è di mezzo il campo. Non sappiamo se Stefano Pioli sia un'amante del genere, o meno, ma dopo quasi un terzo di campionato le sue intenzioni sono chiare. Fin troppo, forse. Perchè la Fiorentina è divisa in tre gruppi di giocatori, in maniera molto netta.
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Le tre Fiorentine di Pioli: quando le gerarchie sono (fin troppo) chiare
Nell'attuale Fiorentina ci sono titolari, riserve e... chi sta a guardare. Un bene o un male?
1- I TITOLARI: Sportiello, Laurini, Pezzella, Astori, Biraghi, Benassi, Badelj, Veretout, Chiesa, Simeone, Thereau. L'undici tipo dei viola si è ormai imparato a memoria, un po' come accadeva nel calcio di una volta. Addio turnover, anche quando c'è da giocare tre gare in una settimana, come accaduto con il turno infrasettimanale. Il portiere e il capitano non hanno perso nemmeno 1' dall'inizio della stagione, tra gli altri solo Benassi (una volta) e Laurini (due) sono stati esclusi per scelta tecnica.
2- LE RISERVE: Sono coloro che giocano quando manca qualcuno, oppure solo a gara in corso. I portoghesi Gil Dias e Bruno Gaspar non possono lamentarsi, avendo collezionato rispettivamente 9 e 7 presenze, con un minutaggio di circa la metà del totale. Segue - per minutaggio - Eysseric, anche se Babacar vanta un gettone in più (9 presenze) ma tutte da subentrante: complessivamente supera di poco i 200'. In coda al gruppo i sudamericani Vitor Hugo, Cristoforo e Maxi Olivera.
3- CHI STA A GUARDARE: Non sono la prima e, sostanzialmente, neanche la seconda riserva del loro reparto. Di fatto, non giocano mai. E l'essere "giovani" può consolare fino ad un certo punto. Lo Faso e Zekhnini hanno almeno debuttato, anche se soltanto per una manciata di minuti. Milenkovic, Hagi, Dragowski e il giovane Hristov, oltre che Cerofolini (ancora in quota Primavera), non sono mai stati presi in considerazione da Pioli, almeno per ora.
PS: Intruso nel gruppo è Saponara, finora latitante ma per questioni prettamente fisiche: ad oggi sembra l'unico in grado di sovvertire le gerarchie.
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