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Le scelte e il mercato a Firenze si fanno col pc

Perché Alessio Cerci, considerato incedibile all’inizio del mercato, è ad un passo dalla partenza destinazione Torino? E come mai Adem Ljajic, considerato un ‘reietto’ dalla maggioranza del popolo viola, si …

Redazione VN

Perché Alessio Cerci, considerato incedibile all'inizio del mercato, è ad un passo dalla partenza destinazione Torino? E come mai Adem Ljajic, considerato un 'reietto' dalla maggioranza del popolo viola, si è conquistato un posto da titolare in squadra disputando il suo miglior ritiro da quando è a Firenze? E ancora: come ha fatto Juan Manuel Vargas ad essere escluso dalla seconda parte del lavoro estivo che i gigliati hanno svolto a Moena, e perché di contro Romulo è la prima autentica alternativa ai centrocampisti titolari? In tempi in cui nel calcio si vince anche con i particolari, Vincenzo Montella ha introdotto una metodologia che si basa molto sull'ambito tecnologico, richiamando il football americano.

L'allenatore campano infatti, grazie al numeroso gruppo di lavoro che lo assiste -di fatto una squadra di calcio composta da vice, responsabili dei reparti, esperti in palle inattive e collaboratori tattici e fisici -, fin dal suo primo giorno a Firenze ha iniziato a monitorare ogni aspetto della vita dei suoi uomini dentro e fuori dal terreno di gioco.

Dalle felpe e le magliette con microchip all'interno, che negli allenamenti e nelle partite ufficiali misurano ogni singolo respiro del calciatore, ai controlli sistematici del peso e della massa muscolare, passando per lunghe 'chiacchierate' per analizzare insieme i dati delle sedute con i singoli giocatori, Montella di fatto non allena solo sul campo, ma 'insegue' i suoi uomini anche fuori dal rettangolo verde. Ogni giocatore ha una 'vita calcistica' che poi viene analizzata da una serie di software, i quali danno un responso sull'andamento temporale del lavoro svolto. Tali dati incidono nelle scelte di formazione, e in questo periodo pure sul mercato.

Ad esempio Cerci - ma non serviva un computer per scoprirlo - è stato beccato più volte dai microchip introdotti nella sua felpa a 'risparmiarsi' in alcune situazioni di allenamento, o incapace di svolgere il determinante lavoro difensivo che impone il calcio moderno ad un attaccante esterno. Juan Manuel Vargas, dopo essersi preso qualche cazziatone di Montella, ad esempio per la scarsa capacità di recupero durante le poche sessioni atletiche, è stato colto in fallo sull'alimentazione. Memorabile la sua discussione con due collaboratori dello staff tecnico nell'albergo di Moena: il peruviano voleva smentire ciò che diceva il computer, il quale lo raffigurava come un atleta sedentario e avulso dalle situazioni tattiche che il resto della squadra svolgeva in partita e in allenamento.

Luca Cellini - calciomercato.com