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Le pagelle viola: Ilicic e Joaquin sugli scudi, Basanta in difficoltà

Alonso non convince, buona la prima per Sepe, Vecino si conferma, Rossi e Babacar da rivedere. Lezzerini decisivo

Redazione VN

SEPE 6: debutto da titolare per l'ex Empoli, che nel primo tempo risponde presente sull'unico tiro in porta dei portoghesi, respingendo su Rodriguez. Nella ripresa Jonas non inquadra la porta e lui non deve sporcarsi i guanti.

TOMOVIC 6: parte da centrale destro a tre e termina da terzino destro a quattro. Prova senza infamia e senza lode. Fase difensiva pressoché senza errori, resta bloccato e non dà il proprio apporto in proiezione offensiva.

GONZALO 6: tiene bene Jonas nel confronto diretto, poi cade in una provocazione inutile calpestando Talisca. L'arbitro lo grazia, assegnandogli solo un cartellino giallo. Episodio a parte, non sbaglia niente.

BASANTA 5: è uno dei tre confermati dal match col PSG, nonché quello che incamera la prestazione peggiore. Dopo dodici minuti rischia il rigore su Rodriguez, che poi stende ancora al quarto d'ora beccandosi il giallo. Sempre in difficoltà contro il connazionale Gaitan, che lo mette in costante inferiorità numerica insieme a Rodriguez o Almeida.

JOAQUIN 6,5: esterno a tutta fascia, punta (e salta) sistematicamente Eliseu. Nel primo tempo, concluso da ala sinistra dopo aver iniziato sulla corsia opposta, è uno dei pochi elementi propositivi. Si conferma nella ripresa, poi cala alla distanza e cede il posto a Fazzi.

VECINO 6: altro confermato dalla partita con il PSG, mette qualità e quantità in mediana. Gioca semplice e senza fronzoli, gestendo la manovra in modo essenziale. Si fa notare per un tiro respinto e una bella apertura per Joaquin.

BORJA VALERO 5,5: soffre notevolmente il confronto fisico con i centrali del Benfica, finendo spesso e volentieri per perdere palla. Si accende ad intermittenza, senza creare trame degne di nota. Nel secondo tempo serve un assist delizioso a Ilicic (che poi centra la traversa): unico sussulto della sua partita.

ALONSO 5,5: ancora titolare sulla corsia mancina, contro Andre Almeida non ha vita facile. Il terzino lusitano gli costa l'ammonizione a metà primo tempo e quasi l'espulsione nel finale di frazione. Di contro, serve un paio di cross interessanti e calcia altrettante volte in porta.

BERNARDESCHI 5,5: nel primo tempo fatica a ritagliarsi la posizione giusta in campo, smania per trovare lo spunto di qualità, ma senza risultati positivi. Solo un tiro, alto, che non crea problemi a Julio Cesar. Prosegue sulla stessa falsariga anche nella ripresa.

ILICIC 6,5: parte da destra nel tridente disegnato da Sousa, poi si sposta al centro con il cambio di modulo. Crea le occasioni più pericolose: tiro alto in apertura, poi mancino insidioso a fil di palo. Nei secondi 45' consolida la propria prestazione. Al 55' centra una clamorosa traversa con un tiro da posizione defilata, poi costringe Luisao alla trattenuta e e alla conseguente espulsione. Ancora pericoloso su calcio di punizione, alto di poco.

BABACAR 5,5: prima da titolare in questo precampionato, gioca una partita anonima. Pochissimi palloni giocabili, ancora piuttosto statico e in ritardo di condizione.

ROSSI sv: in campo nella ripresa per meno di mezz'ora e da punta centrale. Gioca bene alcuni palloni, poi esce lasciando il posto a Rebic. Uscita precauzionale.

RONCAGLIA 6: ritorna in viola da centrale sinistro nella difesa a tre. Roccioso e attento in marcatura, dai suoi piedi nasce l'azione che porta all'espulsione di Luisao.

LEZZERINI 6,5: non viene impegnato dagli avversari, ma dai propri compagni, nello specifico Bagadur, che per poco non lo infila di testa. Nella lotteria dei rigori para l'ultimo tiro della serie a Carcela-Gonzalez dopo averne intuiti un paio.

BADELJ e MARIO SUAREZ 6: altra sostanza rispetto alla coppia Valero-Vecino, danno muscolarità al reparto. E realizzano i rispettivi rigori.

FAZZI, BAGADUR, DIAKHATÈ, PASQUAL, REBIC sv

PAULO SOUSA 6,5: conferma tre undicesimi (Basanta, Vecino e Alonso) rispetto all'incontro con il PSG. Comincia con un 3-4-2-1 contraddistinto da tanto pressing e poca manovra. poi dopo venticinque minuti varia al 4-2-3-1. La partita è fisica e i suoi si adattano senza problemi. Nella ripresa torna alla difesa a tre, quindi nel quarto d'ora finale stravolge completamente la formazione. Netto passo in avanti in entrambe le fasi di gioco, ma soprattutto sotto l'aspetto caratteriale. La vittoria ai rigori premia gli sforzi.

STEFANO FANTONI

twitter @stefanto91