630 minuti giocati su 630 minuti a disposizione. Dragowski, Milenkovic e Pulgar sono i tre intoccabili di Vincenzo Montella. Titolari dal primo minuto di Fiorentina-Napoli e in campo fino all'ultimo istante di Milan-Fiorentina. E non è un caso che siano portiere, difensore centrale e mediano. La spina dorsale della squadra, inizialmente disegnata con il 4-3-3 e poi mutata nel 3-5-2.
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Le gerarchie di Montella: otto undicesimi intoccabili, tre quasi. Poi c’è chi insegue e chi aspetta
Primi scorci di nuova Fiorentina
Alle loro spalle c'è Chiesa, unico altro giocatore sopra quota 600 minuti (611, per la precisione). Poi quattro tessere che completano ulteriormente il puzzle gigliato: Lirola 588 minuti, Badelj 583, Pezzella 533 e Castrovilli 519. Otto undicesimi con il chilometraggio maggiore, ai quali Montella raramente rinuncia per porzioni consistenti di partita e che costituiscono di fatto l'essenza della nuova Fiorentina.
Mancano tre caselle. Anzi, non mancano più. Perché Dalbert (386'), Caceres (360') e Ribery (329') di fatto si stanno ritagliando un ruolo sempre più rilevante nello scacchiere tattico gigliato. Undici su undici, ci siamo. E allora focalizziamo l'attenzione anche su chi deve inseguire: Boateng e Sottil, 240' e 231', ad esempio, ma anche Ranieri (180'), Vlahovic (137'), Benassi (111') e Venuti (107'). Scampoli inconsistenti per Terzic (90'), Montiel (26'), Ceccherini (7'), Zurkowski e Ghezzal (una manciata di secondi a testa), ancora dietro le quinte Cristoforo, Pedro e Rasmussen.
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