Magari sarà lo stesso Daniele Pradè, domattina in conferenza stampa, a fare il punto delle situazioni relative a Federico Chiesa e Nikola Milenkovic. Due giocatori forti ed importanti, ma che hanno il contratto in scadenza, come noto, nel 2022. E che al momento non sembrano voler rinnovare con il club viola per nulla al mondo. E' proprio questo il problema, sia in chiave attuale che futura. I casi sono diversi ed hanno un pregresso differente, per carità, ma il punto resta sempre lo stesso. Insieme costituiscono un patrimonio importantissimo a livello economico, oltre che tecnico, e pochissime società, forse nessuna, potrebbero permettersi il lusso di perderli entrambi a zero euro tra meno di due anni o di svenderli nel 2021. In molti dicono che l'impasse, in un senso o nell'altro, verrà sbloccato direttamente da Rocco Commisso al suo arrivo a Firenze previsto per settimana prossima, ma anche da questo punto di vista certezze non ce ne sono. All'affaire Chiesa, noto da oltre un anno, quest'estate si è aggiunto quello legato a Milenkovic: il serbo è ritenuto imprescindibile da Beppe Iachini - come dare torto, del resto, al tecnico gigliato - e sicuramente la Fiorentina a breve cercherà di capire cosa passa davvero nella sua testa. Quello che è certo è che dal futuro di Chiesa e Milenkovic passa anche gran parte di quello viola.
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Le due spine nel fianco viola
I casi relativi a Chiesa e Milenkovic destano non poche preoccupazioni in casa Fiorentina
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