Con il suo gol contro il Chievo Verona Marcelo Larrondo si è guadagnato un po' per caso le prime pagine dei giornali e gli applausi dei tifosi, ma anche un aggettivo ricorrente: "rocambolesco". Un termine accostato più al gol che al giocatore della Fiorentina, ma che calza a pennello per l'occasione. Non tanto per il significato (in questo caso mirabolante, anche se di solito richiede anche la presenza dell'astuzia, forse confuso con carambolato), ma soprattutto per l'etimologia del termine. Rocambolesco deriva infatti da Rocambole, eroe dei romanzi ottocenteschi del francese Pierre Alexis Ponson du Terrail, un personaggio che è una specie di precursore di Lupin. Un ladro gentiluomo, come in fondo è stata anche la Fiorentina di ieri pomeriggio, vittoriosa grazie ad un gol irregolare, seppur meritato. Non solo, ma nella bibliografia dell'autore francese, Rocambole si trasforma dopo i primi romanzi da eroe negativo ad eroe positivo, così come Larrondo, che prima si prende i fischi e qualche insulto per il clamoroso errore nell'area piccola, e poi rimedia col gol vittoria. Che poi, alla fine, l'avrà cercato o no?
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Larrondo, più “rocambolesco” di così…
Con il suo gol contro il Chievo Verona Marcelo Larrondo si è guadagnato un po’ per caso le prime pagine dei giornali e gli applausi dei tifosi, ma anche un …
FRANCESCO CIANFANELLI
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