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La storia si ripete: Parma come Lecce. Nel 2012 fu Cerci a regalare la salvezza matematica

Parma come Lecce sette anni fa: la salvezza matematica raggiunta grazie a Cerci alla penultima giornata. Da lì in poi fu rivoluzione

Pier F. Montalbano

Due giornate alla fine del campionato, una salvezza non ancora matematica dopo un'annata tribolata sul campo e ai limiti del surreale fuori tra contestazione&comunicati che hanno spaccato in due il tifo viola. La stagione della Fiorentina sembra ripercorrere quella 2011/12 – l'ultima della prima gestione Corvino – quando a 180 minuti dal termine del campionato i viola non avevano ancora la certezza di giocare in Serie A quella successiva.

Boruc; Gamberini, Natali, Felipe (77' Camporese); Cassani, Montolivo (55' Lazzari), Behrami (28' Marchionni), Kharja, Pasqual; Ruben Olivera, Cerci. Vi risparmiamo i componenti della panchina, ma con questi undici Vincenzo Guerini si presentò a Lecce per chiudere il discorso salvezza e far tirare al popolo viola un profondo sospiro di sollievo. Già, Vincenzo Guerini: nel 2011 era tornato alla Fiorentina con l'incarico di club manager, ma dopo la scazzottata di tre giorni prima tra Delio Rossi e Adem Ljajic era subentrato all'attuale tecnico del Palermo, sollevato immediatamente dall'incarico dopo le vergognose immagini che fecero il giro del mondo. Emergenza totale: out Jovetic, Amauri, Vargas, Nastasic, De Silvestri. Alla mezz'ora inoltre Behrami è costretto a dare forfait per un problema alla spalla e a inizio ripresa anche Montolivo alza bandiera bianca. Il n° 18 però al 35' pesca il jolly con un lancio di sinistro che coglie impreparata la retroguardia giallorossa, Cerci si invola verso la porta e segna il gol liberazione, l'ultimo in viola dopo due anni di alti (pochi) e bassi (molti).

Si sa, la storia è ciclica e spesso gli eventi si ripetono. Dopo sette anni la situazione è analoga (o quasi), con Corvino sulla graticola, la proprietà al minimo storico di di consensi e contestata nei modi più svariati, il cambio in panchina tra Pioli e Montella che non ha dato l'auspicata scossa. A Parma entrambe le squadre cercano punti-tranquillità dopo un girone di ritorno horror e il match del Tardini ricorda così tanto quello del Via del Mare: l'epilogo sarà lo stesso?

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