E' finita nel peggiore dei modi. E pensare che era stata una bella storia, lunga tre anni con altrettanti quarti posti, tanto bel gioco, svariati record battuti e qualche brutta delusione. Arrivare all'esonero di un allenatore reduce da una stagione così fa specie. Se poi si pensa che Benitez ha fatto peggio, e si ritrova al Real Madrid, allora il mondo sembra alla rovescia. Certo, la decisione dei Della Valle (con Diego che ci ha messo lo zampino) non è di natura tecnica, e questo è fin troppo evidente.
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La sconfitta di tutti
Ha perso Montella ma ha perso anche la Fiorentina. Quelle domande senza risposta e un futuro da riscrivere
Montella, bisogna dirlo, se l'è un po' cercata. Tante dichiarazioni discutibili, o peggio, con tempi e luoghi inadeguati, è sembrato che cercasse di arrivare ad uno scontro. Un po' con tutti, tifosi compresi. Ha sbagliato l'ormai ex allenatore della Fiorentina. Ma hanno sbagliato altrettanto i dirigenti viola, gestendo la situazione come peggio non si poteva. Inasprendo ulteriormente il clima e aspettando tempi biblici (ancora una volta) per scegliere.
E adesso? Sono tante le domande che reclamano una risposta. Come la prenderà lo spogliatoio? Come la prenderanno quei giocatori che chiedevano garanzie sui progetti futuri, Salah in primis? Rivivremo un'altra era "nera" come quella del post Prandelli? Ma soprattutto: davvero non si poteva parlarsi in modo sereno e arrivare ad una scelta condivisa, in un senso o nell'altro? Non ci resta che scoprire insieme chi sarà il nuovo allenatore e sostenerlo in un compito che sarà molto arduo. E chissà che tra qualche mese non si possa scoprire che alla fine è stata la cosa migliore per i colori viola (del resto è successo qualcosa di simile anche ad una squadra di Torino, no?). A caldo però resta una principale, pesante, sensazione: che abbia perso tanto Montella quanto la Fiorentina.
SIMONE BARGELLINI
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