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E’ arrivato il momento della rivincita del Pek

Pizarro può finalmente dimostrare che su di lui si erano sbagliati… (COMM)

Redazione VN

Dalla scrivania al campo passando per la panchina, i successi della Fiorentina hanno anche la tinta giallorossa dei tanti ex romanisti oggi in viola. Storia nota che torna d'attualità al terzo incrocio stagionale tra la squadra gigliata e la Roma, gara speciale per tanti componenti dell'attuale universo fiorentino, più o meno rimpianti dalle parti di Trigoria. E se tutti, da Pradè a Montella passando per Aquilani e Toni, sperano di prendersi finalmente una rivincita anche nello scontro diretto - dopo la doppia sconfitta già patita tra andata e Coppa Italia - c'è chi arriverà alla gara di sabato con una motivazione ancora maggiore. Parliamo di David Pizarro, assente nei due precedenti stagionali a causa della scomparsa della sorella, che gli fece saltare il match dell'Olimpico, e poi dei problemi fisici che lo relegarono a fare da spettatore allo 0-1 del Franchi in Coppa.

Cinque stagioni e mezzo con la Roma vissute ad alta intensità, con due Coppa Italia e una Supercoppa vinta e oltre 200 presenze ufficiali in maglia giallorossa. Per il Pek l'emozione della prima da avversario sarà anche carica di rivalsa verso una società che, forse, l'ha sbolognato troppo frettolosamente. Prima il prestito di 6 mesi al Manchester City, poi il "regalo" alla Fiorentina con la rescissione del contratto e la buonuscita che ha permesso a Pradè di portarlo in viola senza troppi sforzi. Non aveva dubbi il diesse, che già a suo tempo lo aveva voluto con sè nel 2006, su richiesta di Spalletti, sulle qualità umane, prima ancora che tecniche, del giocatore. A Firenze Pizarro ha scoperto una seconda giovinezza, diventando un cardine fondamentale dello splendido progetto tecnico varato del suo ex compagno Montella, e uno dei leader carismatici dello spogliatoio. E pensare che nel frattempo Zeman, che aveva bocciato il regista cileno, cercava la giusta soluzione davanti alla difesa da Tachtsidis e un irriconoscibile De Rossi. Questione di scelte.

SIMONE BARGELLINI

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