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La presentazione di Antognoni: “Felice di essere tornato, spero di vincere un trofeo da dirigente”

Le prime parole di Giancarlo Antognoni da dirigente della Fiorentina

Andrea Consales

Giancarlo Antognoni  sarà presentato oggi ai microfoni di Sky Sport, ecco le sue dichiarazioni:

"Questi primi giorni sono stati impegnativi, sono contento dopo quindici anni di essere rientrato in Fiorentina. Ringrazio la proprietà, cercherò di ricambiare nel modo migliore. La Fiorentina si vive in due fasi: quella amministrativa e quella sportiva. In questo momento io sono più sulla parte amministrativa, ma ogni tanto spazio anche in quella sportiva. Lavoro a stretto contatto con Andrea Della Valle e Cognigni".

"Il mio Fiorentina Juventus? Sicuramente il 3-3 a Firenze, feci un gol di testa, rarissimo per me. Fiorentina Juventus è sempre la partita. In questo momento manca un po' di fiducia e spero in un risultato positivo. Non dovrebbe essere definita la partita dell'anno però per Firenze questa è sempre la partita più importante. Sono sicuro che ci sarà tanto pubblico a sostenere la squadra".

"Io alla Juventus? Nel 1978 ci fu questa opportunità, io però ho preferito restare a Firenze. Erano tempi diversi però. Baggio? Ha esordito con me nel 1987, lo ricordo sempre con grande affetto. Ha fatto bene a Firenze e ovunque ha giocato. Del Piero? È un grande giocatore, ha deliziato non solo la Juventus ma tutto il calcio italiano".

"Rimpianti? Ho fatto bene a restare a Firenze, quando vado in giro in città la gente mi tratta come se giocassi ancora. Questo conferma che ho seminato bene. L'unica cosa è che non ho vinto molto, spero di vincere qualcosa adesso da dirigente".

"Bernardeschi o Dybala? Sono giocatori diversi, sono forti tutti e due, potrebbero giocare insieme. Possono benissimo coesistere, sono fantasisti che a volte da soli riescono a vincere la partita. La proprietà comunque vuol tenersi stretto Bernardeschi e gli altri grandi giocatori per mantenere un livello importante perché Firenze merita questo".

"Le parole di Sousa sul futuro di Bernardeschi? Credo che Paulo abbia voluto dire che il giocatore è bravo e che in futuro lo vorranno società importanti".

"Obiettivi? Lavoriamo su tre fronti, la Fiorentina deve arrivare a raggiungere la possibilità di giocare una competizione europea".

"Cosa serve per battere la Juventus? Bisogna giocare molto bene, è la squadra pi forte non solo in Italia ma anche a livello europeo. I nostri giocatori dovranno rendere al massimo e in più ci vorrà anche un po' di fortuna. E poi noi abbiamo il nostro pubblico che ci aiuterà".

"Il calcio italiano? Sta tornando ai livelli di tempi passati, sono arrivati nuovi investitori importanti e credo che il mercato di quest'anno sarà un po' diverso da quelli dell'ultimo periodo quando i club esteri acquisivano i giocatori più importanti. Con l'avvento di queste nuove proprietà anche le italiane saranno competitive. In più dobbiamo proteggere i nostri giocatori italiani e puntare su di loro".

"Gli italiani? Piano piano le squadre riusciranno a inserire giovani italiani. Il Milan è un esempio da seguire, anche l'Inter ha preso Gagliardini e ce ne sono tanti altri. Si sta andando in questa direzione".

"Questa Fiorentina può arrivare in finale di Europa League? In teoria potrebbe, però non è facile perché ci sono tante ottime squadre. Mi accontenterei di una finale di Coppa Italia.

"Scudetto in dieci anni? In dieci anni può succedere di tutto, la proprietà è ambiziosa e vuole ottenere qualcosa di concreto. Mi auguro di sì".

"Totti? Va ammirato su tutti i punti di vista, sia calcistico che per la fedeltà. Nel calcio di oggi è più difficile restare in una squadra, ci sono troppe sirene e proposte allettanti".

"Un pronostico per Fiorentina Juventus? Di fronte abbiamo una grande squadra, diciamo che ci sono buone premesse".