Fiorentina-Esbjerg non è una gara che ruba la scena e che attira più di tanto la fantasia dei tifosi. Il discorso qualificazione è già stato ipotecato in trasferta dai viola e i fattacci - ennesimi - degli ultimi giorni hanno preso inevitabilmente il sopravvento in termini di interesse. Eppure si gioca un Sedicesimo di finale di Europa League, che per definizione non va mai preso sottogamba, con in palio un Ottavo di finale dalle mille emozioni, salvo sorprese in arrivo stasera da Trebisonda. Ma soprattutto la partita di stasera al Franchi rappresenta un appuntamento molto importante per Mario Gomez, che con tutta probabilità tornerà a giocare titolare dopo il lunghissimo e tormentato infortunio. Montella permettendo, ovviamente. Ma l'occasione sembra quella ideale per far ritrovare all'attaccante tedesco il ritmo partita che ancora gli manca, visto che l'avversario non è irresistibile - tanto più che dovrebbe attuare un corposo turnover - e che la qualificazione è solamente da "gestire".
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La notte di Mario
Stasera al Franchi gli occhi saranno tutti per Gomez
Gomez ha una voglia matta di giocare, non ci vuole un genio a capirlo, e ha ritrovato il buonumore visto che gli spifferi dallo spogliatoio lo raccontano sempre sorridente e molto carico. Sa di non essere ancora neanche vicino al 100% ma intanto muore dalla voglia di ritrovare la via del gol. Quasi sei mesi interi di astinenza - era l'1 settembre quando rifilò la doppietta al Genoa, sue uniche marcature con la Fiorentina - sono un'infinità per un bomber di razza come lui, abituato ad andare costantemente in doppia cifra e spesso a superare quota 20 in una stagione. Mai Gomez in carriera era rimasto a digiuno per così a lungo. Sarebbe bello (e molto propedeutico) se Marione trovasse il gol subito stasera e potesse festeggiare per la prima volta al Franchi. Con il popolo viola che, al di là della giustissima contestazione alla classe arbitrale, è pronto ad esplodere di gioia insieme al suo numero 33. Anzi, lo aspetta a gloria da quel giorno di metà luglio della sua presentazione.
SIMONE BARGELLINI
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