L’addio a Pantaleo Corvino arriva poco prima dell’ora di cena. E’ un comunicato ufficiale della Fiorentina ad annunciare che fra la società e il suo direttore sportivo il matrimonio è finito. Poche righe per chiudere un rapporto lungo sette anni. Una manciata di parole per interrompere un ciclo che dopo una serie di risultati positivi e importanti, da qualche tempo (in particolare nelle ultime quattro sessioni di mercato, fra estate e inverno) non convinceva più la famiglia Della Valle.
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La Nazione: è iniziata l’operazione futuro
Corvino paga l’umiliazione con la Juve. Leonardi primo candidato
L’addio a Pantaleo Corvino è così la prima conseguenza dell’impatto della Fiorentina con la lotta per non retrocedere. E’ la conseguenza dell’umiliazione subita contro la Juventus e del rapporto, sempre più difficile, fra i tifosi e la società viola. Corvino, come si legge nel comunicato, rimarrà un tesserato viola fino alla scadenza del suo contratto (il prossimo 30 giugno), ma l’annuncio di ieri sera significa di fatto una cosa molto più precisa: il club di Della Valle, presto, molto presto, affiderà la ricostruzione della squadra a un nuovo direttore sportivo.
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Il futuro. Già il mese scorso erano circolate le prime indiscrezioni relativi a un passaggio di mano di Corvino. I candidati? Sabatini (Roma) e Oriali (ex Inter) erano e rimangono i nomi buoni. Anche Lo Monaco (Catania) è fra i dirigenti che piacciono molto ai proprietari della Fiorentina, e lo stesso si deve dire di Carmine Longo (ex Bologna) che ha portato in Italia Ramirez. Ma da qualche giorno l’ipotesi più probabile — e forse più facile da percorrere — chiama in causa Pietro Leonardi, attuale direttore sportivo e responsabile dell’area tecnica del Parma. L’ipotesi Leonardi trova conferme piuttosto importanti proprio in ambienti vicino al club emiliano dove l’accostamento del ds alla Fiorentina viene considerato una pista da seguire con grande attenzione per la grande stima che i fratelli Della Valle avrebbero nei confronti del dirigente.
Resta comunque il fatto che prima di ogni mossa, la Fiorentina dovrà decidere che cosa fare davanti a Corvino, al quale — appena qualche mese fa — proprio Della Valle aveva proposto il rinnovo del contratto con una scadenza molto lunga (le prossime tre stagioni).
Riprendendo il discorso relativo a Leonardi, va ricordata la sua prima tappa in Toscana, all’Empoli, sfociata con la promozione in serie A della squadra azzurra. Quindi le scrivanie della Juventus (settore giovanile), Reggiana e Udinese. Al Parma è arrivato tre stagioni fa (nel 2009) e attualmente Leonardi, oltre che la gestione tecnica del club, ne è anche amministatore delegato con potere di firma sulle operazioni in entrata e in uscita.
Da non dimenticare la candidatura di Bigon, giovanissimo dirigente del Napoli, del quale si era parlato a lungo anche l’estate scorsa. Su Bigon i Della Valle aveno speso parole importanti commentando i risultati di mercato e sul campo degli azzurri. Occhio infine anche a Giovanni Sartori del Chievo da sempre un pallino dei padroni della Fiorentina. Tornando a Corvino (che proprio in queste settimane è alle prese con una delicatissima situazione familiare), è curioso rileggere che anche la notizia relativa al suo arrivo fu rilanciata alla metà del mese di marzo. Era il 12 marzo del 2005 quando, in occasione di una trasferta della Fiorentina a Lecce, per la prima volta i dirigenti di Della Valle incontrarono l’allora ds dei pugliesi per proporgli la scrivania della società viola a partire dall’estate successiva. Corvino parlò con gli inviati della Fiorentina seduto al tavolo di un famoso ristorante (lo stesso che ospita da sempre anche Massimo D’Alema) di Gallipoli e fu lì, in pratica, che i viola ottennero il sì del dirigente che nell’estate del 2005 gestì il suo primo mercato con la maglia della Fiorentina.
Riccardo Galli - La Nazione
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