La maledizione del centravanti

Una sorta di maledizione del centravanti? Qualcosa di soprannaturale? Se il caso Rossi è, purtroppo, facilmente spiegabile, la vicenda Mario Gomez merita una riflessione accurata. Sul tedesco i Della Valle hanno fatto un investimento straordinario, nell’acquistarlo e ancor di più a sostenerne l’ingaggio. Una valanga di euro finiti fin qui nel niente. Sfortuna, in parte, che però non spiega come sia stato possibile che un attaccante ancora giovane, che ha saltato pure il mondiale brasiliano, che si è allenato giorno dopo giorno a Moena con Vincenzo Montella, che ha girato per il Sudamerica disputando amichevoli, che ha segnato al Real sul campo di Varsavia, sia poi arrivato in campionato in condizioni disastrose.

E non basta, dopo aver iniziato la stagione apparendo l’imitazione del giocatore che è sempre stato, si è pure infortunato di nuovo. Quando? Come? Ma se a Bergamo ha passeggiato per tutto il tardo pomeriggio? E’ indiscutibile che la Fiorentina, tutta, faccia un esame approfondito di quello che è successo. Non sulla maledizione del centravanti ma sulla sua trasformazione. Questa sì assolutamente soprannaturale. E poi? Poi ci sarà da correre ai ripari. Due le possibilità o varare davvero la Fiorentina babies, scommettendo sui ragazzi Bernardeschi e Babacar, oppure intervenire sul mercato. Perchè i Della Valle (e Firenze) dopo il sacrificio-Cuadrado, non possono ritrovarsi a rischiare di buttar via la stagione.

Alessandro Rialti - Il Corriere dello Sport

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