Il Corriere Fiorentino racconta come è maturata in casa Fiorentina la decisione di ufficializzare, ieri, l'addio di Corvino a fine stagione con i serratissimi colloqui telefonici tra Diego e Andrea Della Valle, insieme a tutta la dirigenza. Una scelta anche dolorosa, perché in casa viola la stima nei confronti di Pantaleo resta immutata nonostante le ultime due stagioni. A pesare è stata anche la situazione personale del ds, da oltre un mese in Puglia per gravi motivi famigliari che gli hanno impedito di seguire da vicino la squadra. Una lontananza apparsa ancora più evidente sabato notte, con la dirigenza chiusa all'interno del Franchi per un durtissimo confronto, senza che però Corvino fosse coinvolto. Un segnale chiaro della spaccatura ormai insanabile, con le due parti — il ds da una parte, la dirigenza dall'altra — divise da priorità e stimoli diversi. Corvino continuerà il lavoro di ordinaria amministrazione fino alla scadenza del suo contratto, il 30 giugno, ma non avrà più compiti operativi.
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La lunga giornata viola: le telefonate di Diego e poi la scelta
Al posto di Corvino due nuove figure?
Ciò che è accaduto ieri va letto anche come il primo passo verso quella ricostruzione della Fiorentina che Andrea Della Valle ha annunciato per fine anno; l'addio di Corvino rappresenterà una svolta decisiva nell'organizzazione societaria. La Fiorentina da oggi inizierà le «consultazioni» per il futuro, mentre prende corpo, aldilà dei nomi, la possibilità che il club sostituisca Pantaleo con due figure: quella di direttore generale (l'ultimo è stato Lucchesi) e quella di direttore sportivo con compiti esclusivamente di mercato.
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