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La lettera di ACF: “Senza finanziatori salta il progetto stadio”

È quanto emerge dalla lettera che accompagna la documentazione consegnata in Palazzo Vecchio a fine dicembre

Redazione VN

Se la ACF Fiorentina non troverà gli investitori per realizzare il nuovo stadio e cittadella viola, il cui costi sono stimati in 420 milioni di euro, salta tutto.

È quanto emerge, tra l'altro, nella lettera che la Società viola ha allegato assieme alla documentazione consegnata al Comune di Firenze lo scorso 28 dicembre, relativa al progetto del nuovo impianto.

La questione viene affrontata a proposito del Piano Economico Finanziario (PEF) non ancora consegnato a Palazzo Vecchio: “per poter procedere alla definizione del suddetto programma economico finanziario – si legge nella missiva – occorre ricercare sul mercato gli investitori che, in raggruppamento tra loro o tramite un'apposita società di scopo, siano effettivamente disponibili a partecipare all'operazione, rimanendo inteso che, qualora l'esito non fosse positivo, verrà meno l'interesse di ACF Fiorentina”.

Scelta, quella della Società viola, tra l'altro già esposta nella lettera che accompagnava lo studio di fattibilità consegnato al Comune il 14 luglio 2014, ma che stride un po' con quanto dichiarava Andrea Della Valle, rispondendo a precisa domanda, venerdì scorso, in occasione della presentazione dei plastici. “Ad oggi non avendo partner direi che sono totali – ha risposto ADV in merito agli impegni economici per la costruzione – ma tutte queste grandi operazioni si costruiscono nel mondo con partner finanziari, bancari, c'è un po' di tutto, poi la proprietà mette la sua parte”.

L'investimento stimato, come detto, è di circa 420 milioni di euro. Una cifra imponente, che per forza di cose deve veder il supporto di altri soggetti. Non mancherà il tempo per individuarli ed integrare la documentazione affinché Palazzo Vecchio si possa esprimere e dare il sì definitivo al progetto: dopo aver trovato casa alla Mercafir ci sarà da trasferirla, ma non prima di aver progettato e approvato la riqualificazione della stessa.

Donato Mongatti - Il Sito di Firenze

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