Sembra passata una vita da quando la Fiorentina era una delle squadre più temute dalle avversarie. I risultati e il rendimento deludenti degli ultimi due anni hanno cambiato, conseguentemente, anche la considerazione dall'esterno nei confronti della formazione viola. E così niente di strano se a Catania la vittoria di ieri sui gigliati sia stata accolta quasi come un 'dovere', come accade quando si affronta una squadra inferiore tra le mura amiche.
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La Fiorentina? Sembra Babbo Natale
Puntuale arriva il regalo. E la squadra avversaria ringrazia e si rilancia in classifica. Con la Juve caccia all’eccezione…
Anche perchè negli ultimi tempi Gamberini & compagni hanno assunto sembianze da "Babbi Natali", per la generosità con cui agevolano la vita delle avversarie. Pure quando l'approccio alla gara è positivo, infatti, puntuale arriva un "regalo" sotto forma di errore/ingenuità, che indirizza la partita nel verso - ovviamente - peggiore per la Fiorentina. E' successo anche ieri a Catania dove, agli errori sottoporta di Cerci e Amauri, si è aggiunto l'assurdo fallo da rigore del capitano a spianare la strada ai rossazzurri, fin lì mai pericolosi dalle parti di Boruc. Ma la stessa cosa era avvenuta a Bologna, col Napoli e all'Olimpico con la Lazio, con le tre simili 'buche' difensive sull'uscita dal fuorigioco, così come a Parma mercoledì scorso (con l'ingenua trattenuta di Cassani su Giovinco a completare l'opera).
Vedere la Fiorentina in calendario, ormai, è considerata una buona notizia e una concreta possibilità di rilancio. I viola hanno quasi un 'dono' nel dare slancio alla formazione avversaria, risollevandola da un periodo difficile o consacrando un trend positivo. Chiedere al Napoli che da Firenze è tornato squadra super, o al Bologna che ha salutato la zona calda, o allo stesso Catania che con i 3 punti di ieri inizia a sognare l'Europa. Non resta che sperare, allora, nell'invertire la tendenza proprio sabato contro la Juve, guarda caso ancora imbattuta in campionato: del resto, l'eccezione che conferma la regola non è un classico?
SIMONE BARGELLINI
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