Un anniversario che si rispetti va festeggiato, magari con una cena, e anche l'undicesimo compleanno della Fiorentina targata Della Valle non fa eccezione. A capotavola c'è il patron Andrea, al suo fianco lo staff della Fiorentina con Montella, Guerini, Ripa, la nuova responsabile della comunicazione Turra, e il presidente del consiglio comunale Eugenio Giani, per ricordare le imprese passate e pensare al futuro. E' l'occasione per il presidente per ribadire la sua voglia di vincere a Firenze, con la viva speranza di poter festeggiare il primo trionfo già quest'anno, dopo aver speso 220 milioni nel calcio.
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La grande fame del presidente
La voglia di vincere, il nuovo stadio e il mercato. (COMMENTA)
Per comprendere la fame di successo del Presidente basta pensare ai tre "grandi rifiuti", tre offerte molto ricche rispedite con decisione al mittente per altrettanti pilastri della formazione della Fiorentina (si presume Borja Valero, Savic e Cuadrado). Ma la crescita dei viola passa anche dalla volontà di farsi sentire in Lega, e di costruire una nuova casa per i tifosi della Fiorentina. Per il nuovo stadio però servirà tempo, fra le elezioni del nuovo sindaco di Firenze fissate fra dieci mesi e la voglia di qualche privato di arricchirsi con i terreni della zona Mercafir, non completamente pubblica, la società pensa prima di tutto un restyling importante del Franchi. Magari cominciando dal riavvicinare ulteriormente il pubblico al campo da gioco e dal fornire una copertura per la pioggia, per rendere ancora più piacevole assistere allo spettacolo che sarà offerto da Mario Gomez e compagni.
Sul fronte mercato si parla anche di Ljajic, con il quale il Presidente parlerà stamani (leggi qui), prima di lasciare il ritiro. La Fiorentina non vuole un Montolivo-bis, non vuole cadere nel trabocchetto come accaduto con l'ex capitano, e non vuole neanche cedere il giocatore a delle rivali come il Milan. Il futuro del serbo è ancora da scrivere, ma i viola sanno che non verranno ricattati neanche in questa circostanza, sperando magari di puntare sulla riconoscenza di un giocatore che solo sette mesi fa nessuno in Serie A voleva, neanche in prestito, e in cui solo Montella credeva. In entrata arriverà qualcosa, ma i nomi degli ultimi giorni sembrano raffreddarsi. Un grosso stop arriva per i giocatori con un ingaggio troppo alto, a partire da Julio Cesar, così come per i cagliaritani Agazzi e Nainggolan.
Nonostante ciò la fiducia non manca in casa Fiorentina, come la consapevolezza di essere stati protagonisti di una crescita miracolosa rispetto ad un anno fa, quando i Della Valle sempre a Moena festeggiavano il loro decimo anniversario con la Fiorentina. La speranza che si legge viva negli occhi del presidente Andrea, è quella di non dover aspettare un altro anno per tagliare la torta della festa.
Da Moena - FRANCESCO CIANFANELLI & ALESSIO CROCIANI
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