La domenica dei saluti, tra malumore e (presunti) addii

Si preannuncia un'ultima di campionato al Franchi un po' particolare. Da un lato una Fiorentina che proverà a riattaccare la spina, o almeno si spera, dopo averla staccata con colpevole anticipo in questo finale di stagione. Dall'altro un Palermo a caccia disperato di punti salvezza. Intorno una cornice di pubblico non certo da grandi occasioni (20mila o poco più) e il rischio - paventato ad esempio da La Repubblica di stamattina - che una parte della Curva Fiesole manifesti il suo malumore. Non una contestazione, ma semmai una manifestazione di malcontento per la piega che ha preso un'annata che sembrava da sogno.

Sarà interessante capire come si comporterà il resto dello stadio nei confronti di una squadra che, alla fine della fiera, porterà a casa - salvo sorprese - un quinto posto probabilmente in linea con le reali potenzialità della rosa. Saluti e presunti addii, andando un po' per intuito. Potrebbe essere l'ultima in maglia viola per Manuel Pasqual, anche se dalla Fiorentina nessuno ha ancora fatto sapere quali siano le loro intenzioni. Nel dubbio, il terzino sinistro saluterà con più enfasi del solito. Molti dei suoi compagni faranno altrettanto, da Roncaglia a Tino Costa, passando (forse) per Ilicic e qualche altro sacrificabile.

E poi Paulo Sousa, che in dodici mesi ha condensato esaltazione, depressione e situazioni che i suoi predecessori avevano vissuto in 3-4 stagioni. Sarà addio anche per lui? Siamo tutti in attesa di scoprirlo. Ai tifosi non resta che affidarsi al loro istinto.