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La differenza tra me e te

Il dolce passaggio di consegne da Corvino a Pradè (COMMENTA)

Redazione VN

Sembra tutto così irreale, il tifo è in fibrillazione: quello che i tifosi viola hanno vissuto negli ultimi due anni a confronto con il progetto vincente ed ambizioso che sta nascendo. Ma dove nasce questa svolta? Nei fatti. Ed in tal senso la differenza della Fiorentina 2012/’13 rispetto alle ultime sfortunate annate sta negli uomini che la guidano. Pantaleo Corvino è stato insieme a Prandelli l’uomo che ha riportato la Fiorentina in alto grazie ad acquisti importanti, e le due qualificazioni ai preliminari di Champions (più quelle “tolte” da Calciopoli) sono sicuramente merito suo, salvo poi perdere la bussola e dilungarsi a parlare di “occasioni”, acquisti sfumati all’ultimo, conferenze stampa fiume dove tentava di giustificarsi per chi non era arrivato. Ci ricordiamo in una delle ultime "uscite" da dirigente viola l'amarezza per il mancato acquisto di Mounir El Hamdaoui, tutta colpa dell'Ajax e di un fax arrivato fuori tempo massimo.

L'ex tecnico viola Delio Rossi poche settimane fa aveva affermato come Pizarro e Borja Valero fossero stati cercati già a gennaio 2012 (oltre ad El Hamdaoui stesso), salvo poi vederli arrivare successivamente, con sei mesi di ritardo, quando il timone nel frattempo era passato nelle mani di Daniele Pradè, l’uomo dei fatti, che lavora sotto traccia salvo poi sferrare il colpo decisivo quando c’è da chiudere trattative importanti. Con l’ausilio di Eduardo Macia forma una coppia formidabile dietro la scrivania, fatta di lavoro certosino e poche parole. Diciotto acquisti e squadra rivoluzionata, il rinnovamento che il "Mago di Vernole" non era stato capace di fare nelle estati precedenti. Lo stesso Giuseppe Rossi è stato seguito a lungo da Pantaleo, salvo poi per esigenze di budget virare su altri (poco proficui) acquisti. La differenza tra Pradè e Corvino sta dunque nei fatti, e sopratutto negli acquisti che l'ex ds della Roma ha portato in fondo tra lo stupore e la gioia dei tifosi viola.

PIER FRANCESCO MONTALBANO