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La classifica? Nello sgabuzzino

La Fiorentina si è data un solo imperativo: vivere alla giornata. Mettendo da parte anche il passato

Redazione VN

C'è una (mini) crisi da superare e un unico input da seguire: guardare il presente. Non ha altra scelta la Fiorentina che attraversa il primo momento delicato dell'era Montella. Quasi intrappolata tra un passato recente decisamente roseo e un futuro che appare, ad oggi, a dir poco nebuloso. Ecco perchè la ricetta migliore sembra quella di vivere "alla giornata", inteso come turno di campionato. Una partita per volta, senza fare calcoli nè immaginare tabelle di marcia. Bandire dal vocabolario (speriamo solo a tempo) l'espressione "terzo posto" e concentrarsi sul Verona. Una sfida tutt'altro che semplice quella di domenica al Bentegodi contro una formazione che si è molto rinnovata dall'anno scorso, forse è meno dotata tecnicamente ma nonostante tutto è comunque avanti di un punto a Neto e compagni.

Scontato dire che per la Fiorentina servirebbe come il pane un successo, prima ancora che la prestazione. Mai come stavolta anche Montella sarà d'accordo con noi, firmeremmo anche per giocare male pur di portare a casa i tre punti. In questa fase difficile serve concretezza e un pizzico di fortuna, sulla quale i viola sono senz'altro in credito. E' una Fiorentina che deve rinnovare se stessa, magari anche nell'atteggiamento, diventando meno estetica e più pragmatica. Ci sta lavorando il tecnico viola, sempre più convinto di tornare al 3-5-2 contro l'Hellas di Mandorlini, proponendo i calibri pesanti in attacco. Mario Gomez più Babacar per "spaventare" la retroguardia gialloblu e, soprattutto, aumentare la pericolosità del gioco. Serve un filotto per tenere viva la stagione - fronte campionato - ma l'unica strada possibile è fare un passo dopo l'altro. La classifica? Meglio buttarla nello sgabuzzino. Guardarla ora può aiutare solo a deprimersi.

SIMONE BARGELLINI

twitter @SimBarg