Donadoni aspetta e spera, anche se in questo momento sembra essere la "seconda scelta" della Fiorentina.
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La carriera particolare di Donadoni: dalle stalle alle stelle (e ritorno)
Donadoni aspetta e spera, anche se in questo momento sembra essere la “seconda scelta” della Fiorentina. Una vita nel Milan, vincendo scudetti e Champions a grappoli, come centrocampista di corsa …
Una vita nel Milan, vincendo scudetti e Champions a grappoli, come centrocampista di corsa e qualità. E' stato un grandissimo, da calciatore, Roberto Donadoni che ha poi intrapreso la carriera di allenatore, con un cammino particolare. E' partito dal basso, 11 anni fa, con il Lecco in Serie C1. Poi il Livorno in B, una breve parentesi al Genoa (subito esonerato) e il ritorno alla corte di Spinelli dove ottiene una tranquilla salvezza in Serie A per poi portare la squadra, l'anno dopo, fino al 5° posto in classifica salvo poi dimettersi a febbraio per incomprensioni col presidente.
Un percorso singolare, dicevamo, perchè 5 mesi dopo Donadoni viene nominato a sorpresa Ct dell'Italia per il post Mondiale (vinto) nel 2006. L'esperienza in azzurro non è esaltante anche se, dopo un inizio difficile, la nazionale si qualifica per l'Europeo 2008 con un turno d'anticipo e alle fasi finali viene eliminata ai Quarti di finale, ai rigori, dalla Spagna che avrebbe poi dominato il mondo per svariate stagioni. Da un azzurro all'altro, per Donadoni arriva poi la chiamata del Napoli a due mesi dalla fine della stagione 2008/09. Resta in sella meno di un anno, perchè nell'ottobre seguente, dopo aver ottenuto appena 7 punti in 7 giornate, viene esonerato per far posto a Mazzarri (che porta la squadra fino al sesto posto finale).
Un'altra stagione, quella successiva, part time quando subentra nel Cagliari a Bisoli, portando la squadra ad un tranquillo 14° posto. Infine la recente parentesi al Parma iniziata - bene - nel gennaio 2012, visto che i gialloblu disputano un ottimo girone di ritorno e chiudono 7° al pari della Roma. Dopo una stagione interlocutoria, l'anno scorso Donadoni è l'artefice del mezzo miracolo che porta i ducali in Europa League, ma solo teoricamente vista la famosa questione della licenza Uefa negata. E' l'inizio della fine per il club di Ghirardi ma Donadoni si distingue per la serietà e la professionalità con cui rimane a bordo della nave fino al termine di una stagione da incubo.
Alla soglia dei 52 anni Donadoni si può quindi considerare un tecnico sufficientemente navigato anche se, per esempio, non ha esperienza internazionale (sebbene da calciatore abbia calcato i più importanti palcoscenici al mondo). Personaggio pacato e mai sopra le righe, è un allenatore che cerca il risultato attraverso l'organizzazione di gioco, affidandosi spesso ad un regista puro e variando il modulo in base ai giocatori a sua disposizione. Caratteristiche che piacciono alla Fiorentina.
SIMONE BARGELLINI
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