Nell'ambito del progetto UltracorrettoHoussine Kharja ha risposto alle domande dei bambini delle quinte della scuola elementare Francesco Baracca: "Il calcio mi fa sentire come un bambino, gico da quando avevo tre anni ed ho sempre voglia di scendere in campo col pallone. Il rispetto è la cosa più importante in questo mondo e nello sport, verso tutti, i tifosi, gli avversari... non bisogna mai scadere nella violenza. I calciatori sono visti come persone che hanno tutti i vantaggi della vita, ma questo è perchè da ragazzi hanno fatto tanti sacrifici, io ad esempio ho dovuto lasciare presto la mia famiglia e il mio paese".
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Kharja: “Il calcio mi fa tornare bambino”
Il marocchino parla alle scuole del mestiere di calciatore (VIDEO)
FRANCESCO CIANFANELLI
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