«Il futuro? Mah, non so. Adesso non ci voglio pensare». Stevan Jovetic a fine partita sembra uscito da un film horror. Il montenegrino è spaesato: a Firenze d'altra parte, tolto l'ultimo periodo prandelliano, era abituato a tutte rose e fiori e non aveva mai vissuto una situazione simile. Quando, poco tempo fa, decise di firmare il (ricco) rinnovo fino al 2016 con la Fiorentina, non immaginava certo di ritrovarsi a giocare tra i fischi e a lottare per la salvezza: il suo procuratore, Fali Ramadani, oltretutto era legatissimo a Corvino e anche per questo spinse per la firma del suo pupillo.
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Jovetic, primi dubbi sul futuro
Il montenegrino nel post gara: “Futuro? Non so” (COMMENTA)
L'estate prossima invece potrebbero cambiare molte cose. Nel frattempo dal «voglio restare qui, a Firenze sto benissimo», siamo passati al «non so, non voglio parlarne»: «Giocare al Franchi adesso è veramente difficile — continua Jo-Jo — sembra di essere sempre in trasferta e in più, se i tifosi ci contestano, noi ci impauriamo». Il mantra di Delio «remiamo tutti dalla stessa parte», dunque, torna fuori anche dai protagonisti sul campo. Il talento viola però va oltre: «So che alla gente dispiace vedere la Fiorentina in difficoltà, ma il peggio tocca a noi giocatori, che prendiamo gli insulti mentre siamo in campo. Ai tifosi dico di starci vicino, forse chiedo troppo ma c'è bisogno anche di loro, perché nessuno qui è abituato a lottare la salvezza». (...)
Corriere Fiorentino
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