Jovetic, maneggiare con cura

Parlare di rapporto incrinato tra Firenze e Stevan Jovetic sarebbe decisamente esagerato. Ma una parte della tifoseria viola sembra aver cambiato opinione sul talento montenegrino, indicato fino a poche settimane fa come caposaldo imprenscindibile della "rivoluzione viola" e allo stesso tempo quasi "compatito" per essersi legato per 5 anni a questa Fiorentina. Un paio di prestazioni opache, la squadra che precipita e qualche parola fuori posto di JoJo sono gli ingredienti  che hanno modificato l'umore di quanti, anche attraverso i commenti alle notizie di Violanews.com, hanno 'rimproverato' il numero 8 viola, invitandolo addirittura in taluni casi a lasciare la Fiorentina. Dimenticando però che Jovetic è stato fin qui uno dei pochissimi (con Behrami, Nastasic e forse nessun altro) a non deludere le aspettative stagionali. 12 reti in 23 presenze, prestazioni da fuoriclasse e qualche pausa: difficile chiedergli di più dopo oltre un anno di stop. Più facile semmai aspettarsi di meno da lui.

Il calcio, si sa, è un mondo forse imbattibile per la velocità con cui tutto accade e muta. Ma a volte un po' di equilibrio in più non guasterebbe, per quanto non sia facile rimanere lucidi e obiettivi di fronte ad una Fiorentina così deludente ("oltre l'immaginazione" abbiamo scritto domenica sera). Quella lucidità che è mancata anche allo stesso Jovetic nel rispondere all'ennesima domanda sul suo futuro: sarebbe bastata una risposta di circostanza, invece Stevan ha parlato sinceramente, dimostrando ancora una volta quella genuinità molto spesso elogiata da tutti. Ha sbagliato l'uscita, ma da qui a rifarsela con lui per una Fiorentina che rischia di andare alla deriva il passo - forse - è molto più lungo della gamba. Non è certo colpa di Jovetic (se non in minima parte) se la stagione viola ha preso la piega che conosciamo. Non è certo colpa di Jovetic se gli attaccanti che ha avuto accanto da inizio stagione hanno segnato 3 reti in 3 (2 Gilardino, 1 Santiago Silva e 0 Amauri). Non è certo colpa di Jovetic se nella rosa viola non ci sono giocatori in grado di sostituirlo nelle sue fisiologiche assenze o nei suoi prevedibili cali di forma. E allora forse in questo momento così delicato, puntare il dito contro colui che resta l'uomo più importante della Fiorentina, non sembra una grande idea.

SIMONE BARGELLINI