I giocatori della Fiorentina hanno sempre più risalto all'estero, in particolare in Spagna (per ovvi motivi). Il quotidiano iberico Marca ha intervistato l'esterno viola Joaquin. Queste le sue parole più interessanti (traduzione di Violanews.com): "Un po' di nostalgia è inevitabile, ma in Italia si vive molto bene. Con la lingua non ho nessun problema anche perchè nello spogliatoio si parla più spagnolo che italiano. Al Franchi sventolano spesso bandiere della Spagna, è un onore per noi. La preparazione fisica? Sono stato fortunato ad arrivare in una squadra in cui l'allenatore lavora sempre con la palla, anche se il precampionato è stato molto intenso. Il calcio italiano è più complicato dal punto di vista tattico, le squadre sono molto solide in difesa. Alla Fiorentina piace attaccare, mi sto abituando al nostro gioco, ma ho sofferto quando ho dovuto fare l'esterno nel 3-5-2. Montella fin dall'inizio mi ha detto che non dovevo dimostrare niente. La vittoria con la Juve? Non accadeva da 15 anni in casa e l'abbiamo ottenuta rimontando dallo 0-2, abbiamo fatto qualcosa che sembrava impossibile. E' stato bellissimo contribuire con un gol, non era così facile come sembrava con Buffon in uscita. Borja e la nazionale? Meriterebbe di essere preso in considerazione per quello che sta facendo, però mi chiedo anche chi dovrebbe restare fuori visto che ci sono tanti centrocampisti fortissimi in Spagna. Il nostro obiettivo? Vogliamo diventare una delle squadre migliori, ma la strada è ancora lunga. Domenica abbiamo una grande partita e dobbiamo dimostrare come è accaduto con Milan e Juve, se giochiamo come sappiamo possiamo vincere".
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Joaquin: “Un onore le bandiere spagnole al Franchi”
“Con la Roma possiamo vincere. Con la Juve vittoria incredibile” (COMM.)
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