Ve la ricordate la canzone Sabato pomeriggio di Claudio Baglioni? Vi chiederete se il caldo estivo ci ha dato alla testa, ma nel brano ci sono delle parole che potrebbero adattarsi anche alla situazione di Cuadrado e la Fiorentina:
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Il futuro di Cuadrado e quella canzone di Baglioni
Il brano ovviamente è solo il pretesto per scrivere della Fiorentina che verrà con o senza Cuadrado
Senza te morirei
senza te scoppierei
senza te brucerei
tutti i sogni miei
solo senza di te che farei
senza te.
Ora la canzone è un conto e la Fiorentina un altro (spero mi abbiate perdonato l'accostamento). E' ovvio che la Fiorentina senza Cuadrado andrebbe avanti, ma con l'obbligo di cambiare musica e interpreti.
Il colombiano è un giocatore che 'spacca' le partite, è uno dei pochi atleti che non ha sostituto ideale perché è in grado di giocare in tantissimi ruoli risultando sempre determinante. Anche chi si avvicina a lui di più come Iturbe è in grado di coprire la fase offensiva, ma non di fare l'esterno di centrocampo a 5 o addirittura il laterale della difesa a 4.
La Fiorentina è ad un bivio che deve imboccare in tempi brevi: accettare le offerte (ma a mio parere non sotto i 45-50 milioni) oppure decidere di trattenere il colombiano almeno per un altro anno facendogli firmare una clausola rescissoria elevata. La seconda soluzione porterebbe molto probabilmente ad una cessione eccellente (Savic?) per pareggiare il buco di bilancio apertosi per riscattare Cuadrado e forse ad un ridimensionamento del monte ingaggi di cui potrebbe fare le spese Aquilani (1,8 milioni a stagione). I restanti giocatori in vendita non fanno cassa e trovare per loro una sistemazione adeguata porterà via tanto tempo a Pradè e Macia.
E veniamo all'altra ipotesi: quella della cessione, diciamo ipoteticamente per 50 milioni. Intanto trovare una vera offerta per quella cifra non è facile come regalare una banconota da 100 euro. Poi ricordiamo a tutti coloro che scrivono e ne parlano che da quella cifra dobbiamo togliere seduta stante i 15 pagati all'Udinese per il riscatto.
Resterebbero 35 milioni, sicuramente tanti per rinforzare, o meglio rifare, la squadra partendo da un modulo che preveda due punte e non tre visto che Rossi e Gomez partono come intoccabili e danno il loro meglio giocando a due.
Quindi 3-5-2 oppure 4-3-1-2 perché escluderei il 4-4-2 visto che i centrocampisti in forza attualmente sono adatti al gioco a 3 e non alla linea con 4 giocatori. Andiamo avanti ed esaminiamo i due moduli. Quello con la difesa a 3 potrebbe andare bene per quel reparto con Gonzalo, Savic, Tomovic, Hegazi e Basanta che sono interpreti adatti. In uscita Roncaglia e Compper che hanno deluso Montella. Ci sarebbe il grosso problema degli esterni: a sinistra ci sono Pasqual, Vargas e Alonso (ma il peruviano e lo spagnolo potrebbero essere ceduti), a destra nessuno. A centrocampo un'aggiunta importante da fare in ogni caso e forse il sacrificio di Aquilani ma solo per ragioni economiche.
Con il 4-3-1-2 Tomovic potrebbe essere riproposto eccezionalmente come esterno destro, ma un titolare serve assolutamente. Di contro avremmo un eccesso di centrali (ben 5 per 2 posti) e sulla sinistra il solo Pasqual adatto al ruolo al 100%. Servirebbe anche il trequartista: ce ne sono diversi in rosa, ma nessuno lo scorso anno ha convinto. Mati è troppo lento per il calcio europeo, Wolski è troppo leggero e Ilicic è troppo discontinuo e non dà mano in fase difensiva.
Per finire in attacco in tutti i casi serve una terza punta d'esperienza da affiancare ad un giovane da scegliere tra quelli presenti in rosa.
Ricapitolando, i 35 milioni servirebbero per acquistare 1 o 2 titolari sulle corsie esterne, un buon centrocampista di quantità e qualità ed un trequartista. Il gioco potrebbe anche riuscire perché i soldi sarebbero tanti sacrificando Cuadrado, ma il sogno sarebbe rinforzarsi anche con il colombiano in squadra.
E poi vi ricordate come inizia la stessa canzone del buon Baglioni con cui ho aperto il pezzo? Se non l'avete in mente fate uno sforzo e andate a cercarvelo e ditemi se c'è qualcuno che non è d'accordo con quella frase.
SAVERIO PESTUGGIA
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