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Italiano/3: “Conference richiede sforzi, non si può sbagliare mercato. I timori…”

Italiano in Fiorentina-Juve

Le parole di Italiano che esalta il lavoro della squadra e di tutto l'ambiente. Ma apre un punto interrogativo su Torreira

Redazione VN

In sala stampa dopo Fiorentina-Juventus, il tecnico viola Vincenzo Italiano ha commentato la gara contro i bianconeri proiettandosi già al futuro: "La verità è che quando fai questo mestiere devi cercare di fare le cose per bene, mettendoci grande amore e passione, non lasciando nulla al caso e cercando di ottenere vittorie perché esiste una società e dei tifosi, quindi serve sbagliare il meno possibile. Con questa qualificazione vengo ripagato di tante sacrifici miei, dei ragazzi e della società. Gli obiettivi iniziali erano altri, raggiungiamo un traguardo meraviglioso, questo lavoro doveva essere concluso con un capolavoro e la qualificazione in Europa è grandioso per tutti. Fioretto? Sinceramente non li ho pensati, l'unico sarebbe di farmi una settimana di vacanze tranquilla perché penso sia meritata. Staccare la spina sarebbe bello, poi in questi giorni parleremo con la società di programmi e futuro perché quello che ci aspetta è una competizione europea, tanti impegni e giocatori da sostituire con qualità. Bisogna fare meglio di quest'anno, le cose a Firenze devono essere fatte bene programmando. Che lavoro dovrà essere fatto? La Conference richiede sforzi, serietà nell'affrontarla, dobbiamo fare bella figura in giro per l'Europa vincendo partite. Dobbiamo mettere dentro qualità, il gruppo ha spinto coeso dall'inizio alla fine e le basi sono stupende. Sono tutti partecipi, siamo stati equilibrati tra andata e ritorno a livello di risultati, abbiamo coinvolto tutti e ci sarà bisogno di tanti giocatori e di remare dalla stessa parte. L'importante sarà sbagliare il meno possibile perché Firenze merita questo e molto di più. Grazie a voi, grazie a tutti sono finalmente riuscito ad arrivare un traguardo che da anni aspettavo e da giocatore non ho raggiunto.

Ringraziamenti? Su tutti, quelli che hanno iniziato questo viaggio, di cui si parla sempre meno ossia quelli dietro le quinte: i ragazzi della cucina, i magazzinieri, gli autisti, quando vedi gente che soffre per una sconfitta e piange per una vittoria, tutte le volte avrei voluto parlare di loro perché sono la benzina per ciò che si ottiene. Non mi fa impazzire quando si perde facilmente entusiasmo, però è una sfida e il lavoro ti ripaga con gente che viene in 35.000 a sostenerti come stasera. Tutti insieme si possono raggiungere traguardi impensabili e noi l'abbiamo fatto. Torreira? Lui è stato importante soprattutto in termini di gol nella seconda parte del campionato in cui non riuscivamo ad essere concreti. Gli abbiamo disegnato quel ruolo di "invasore", è un giocatore che non si discute, arriva da esperienze internazionali e non conosco la sua situazione contrattuale con l'Arsenal. Il suo apporto è stato grandioso, quest'anno ha fatto qualcosa di diverso, è stato speciale, vediamo cosa accadrà. Timore? Dopo la gara con la Juve, abbiamo perso Castrovilli, Odriozola, Bonaventura, abbiamo avuto assenze pesantissime perché abbiamo incassato tanti gol e non riuscivamo a segnarli. Abbiamo dato una sterzata con la Roma e oggi, meritiamo il risultato ma abbiamo sfiorato anche qualcosina in più".

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