Intervista a Jovetic, alcune riflessioni

Nell'intervista rilasciata da Jovetic alla Gazzetta dello Sport ci sono un paio di affermazioni che meritano una riflessione. La prima riguarda la famosa "clausola rescissoria": "E' un foglio integrativo al contratto - spiega Jovetic - a tutti gli effetti una clausola liberatoria. Ora non c'è bisogno di aggiungerne un'altra". Eh no, basta con i sotterfugi. Pradè è stato chiaro: favorevole alle clausole recissorie, ma compilate a termini di regolamento, depositate in lega e fatte conoscere ai tifosi. Il "foglio integrativo" è un'altra cosa. Mi dispiace per il suo conto in banca ma se nel famoso foglio la somma indicata per liberarlo è 30 milioni va rivista, è troppo bassa. Se c'è una società disposta a raddoppiare lo stipendio già lauto che lui riceve dalla Fiorentina, deve anche frugarsi ben bene e scucire un pacco di soldi che lenisca il dolore dei tifosi per la sua perdita. Come è stato per Nastasic. D'altronde partiamo da un dato di fatto: Jovetic ha ancora alcuni anni di contratto con la Fiorentina, un contratto che nessuno lo ha obbligato a firmare. Non si può rimettere in discussione gli accordi solo quando le cose vanno bene. Pensi cosa sarebbe accaduto se l'intervento al ginocchio non fosse riuscito. Avrebbe accettato una "clausola rescissoria" alla rovescia?

Seconda affermazione degna di nota: "Non me ne andrò finché la Fiorentina non sarà tornata ai livelli che le competono". Questi "livelli" si possono leggere come Europa, Ligue o Champions non è precisato. Vuol dire che se in questo campionato la Fiorentina si qualifica per una coppa, Jovetic si sentirà libero di andarsene e se, malauguratamente, dovesse fallire l'obiettivo resterebbe per tentarlo di nuovo il prossimo anno? Paradossale, ma la frase significa questo. Mah.

Francesco Matteini Blog http://violaamoreefantasia.myblog.it