Ci sono tanti modi per vincere e, in fondo, vanno bene più o meno tutti. Ma quando dai una "lezione di calcio" agli avversari la soddisfazione è doppia, soprattutto quando si tratta di una grande del campionato. E' questo ciò che più impressiona di questa Fiorentina che nella stagione in corso è stata capace di imporre una superiorità di gioco schiacciante contro quasi tutte le squadre più blasonate (Juventus, Napoli, Milan, Lazio, Inter e Roma), almeno una volta tra andata e ritorno. Lo score numerico racconta un bottino di 14 punti in 10 partite, frutto di 4 vittorie, 2 pareggi e 4 sconfitte. Un ruolino ottimo, il migliore negli scontri diretti tra big (LEGGI QUI), ancor più significativo se si pensa alla tradizione negativa delle stagioni dell'era Della Valle, anche durante la gestione Prandelli quando incrociare le 'big' era quasi sinonimo di sconfitta. L'andamento era sensibilmente migliorato, nonostante tutto, con Delio Rossi e con gli exploit contro Roma e Milan, ma sul piano della superiorità tecnica sull'avversario, la Fiorentina di Montella ha pochi eguali nella storia recente.
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Inchinatevi a Firenze
Una lezione di calcio a quasi tutti, il primo premio dei viola (COMMENTA)
Le uniche che sono riuscite a non farsi schiacciare dai viola in questa stagione sono il Napoli (che pure all'andata "scoprì" una bella e sfortunata Fiorentina al San Paolo) e la Roma (che però deve ancora venire a Firenze). Ha salvato almeno la pelle la Juventus nel match del 25 settembre scorso al Franchi: finì 0-0nonostante i 15 tiri della Fiorentina e una superiorità territoriale del 59%, con i bianconeri di Conte rintanati nella propria metà come mai si era visto dall'inizio della sua gestione (anche se poi si sarebbero 'vendicati' al ritorno). Non ha potuto nulla il Milan, annichilito a San Siro nella gara di andata (e atteso al Franchi il prossimo 7 aprile) così come l'Inter qualche settimana fa a Firenze. L'ultima ad inchinarsi alla classe di Borja Valero e compagni è stata la Lazio, battuta anche nel match di andata ma con più fortuna: all'Olimpico non c'è stato appello, con la Fiorentina che per quasi un tempo ha fatto torello, gestendo il pallone con una facilità irrisoria, tanto da rievocare il coro già sentito contro i nerazzurri di Stramaccioni ("il pallone è quello giallo"). Un'idea di calcio che sta dando grandi soddisfazioni, anche se è mancata un po' di continuità nella stagione, ma forse sarebbe stato chiedere troppo ad una squadra totalmente nuova. Intanto però dopo 7 mesi di campionato il riconoscimento degli addetti ai lavori è pressochè unanime: la Fiorentina è superiore a tutte per qualità del gioco. Musica per le orecchie dell'orgoglioso popolo viola che adesso, però, sogna anche il riconoscimento della classifica finale.
SIMONE BARGELLINI
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