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In Bernardeschi We Trust

Contro il Borussia servirà il miglior Bernardeschi, le sue giocate per sognare in grande

Andrea Consales

In Bernardeschi We Trust, o ancora Palla a Berna e s'abbracciamo. Mettetela come volete, ma in questo momento molte delle speranze di qualificazione viola passano dai piedi del numero dieci viola.  Dopo un periodo nel quale il suo rendimento fisico e realizzativo era in calo, contro l'Udinese si è rivisto il vero Bernardeschi: corsa, giocate, conclusioni e alla fine anche il gol che ha chiuso la sfida contro i bianconeri. Nello schema tattico di Sousa le sue giocate sono fondamentali, rappresentano la scintilla che può dare lo sprint in un gioco che sennò rischia di diventare stagnante. Da quando Berna ha spostato il suo raggio di azione in posizione più avanzata i risultati si sono visti: dodici gol tra campionato, Europa League e coppa Italia.

Domani contro il Borussia Monchengladbach Bernardeschi sarà ovviamente titolare, sulle sue spalle e su quelle di Kalinic graverà il peso dell'attacco gigliato che conta molto sulla sua prestazione per poter trovare almeno una rete in Germania e favorire il compito viola in vista del ritorno del Franchi. Tante le aspettative dunque sul talento di Carrara, che potrebbe anche soffrire per l'eccessiva pressione. Fino a questo momento però Bernardeschi ha sempre dimostrato grande personalità e capacità di tirare fuori gli attribuiti proprio nei momenti più difficili, per lui e per la squadra.

Servirà dunque una prova da leader, da numero dieci e, chissà, forse da futuro capitano. L'Europa League potrebbe rappresentare l'ultimo reale obiettivo della stagione di questa Fiorentina e con il miglior Bernardeschi pensare di passare i sedicesimi di finale e di giocarsi le proprie carte per i prossimi turni non è assolutamente un'utopia. E allora, palla a Berna...