Immobile vs Simeone: duello tra chi è già bomber e chi vuole diventarlo

C’è chi bomber lo è già e chi vuole diventarlo. Ciro Immobile da una parte, Giovanni Simeone dall’altra. L’esito della sfida di questa sera tra Fiorentina e Lazio dipenderà soprattutto dalla vena realizzativa dei due centravanti. Il Cholito partirà sicuramente dal primo minuto. Il biancoceleste è alle prese con qualche acciacco fisico, ma dovrebbe farcela.

Per Pezzella e Vitor Higo sarà un’altra prova del nove dopo quella di Roma contro Dzeko. All’Olimpico l’argentino e il brasiliano fecero un figurone, la speranza è che si ripetano tra poche ore contro un altro signor attaccante, capace di segnare 27 gol in Serie A (39 in totale considerando anche Supercoppa, Coppa Italia ed Europa League). Un bottino incredibile. Se a sei giornate dalla bandiera a scacchi la Lazio è ancora in lotta per il terzo posto, gran parte del merito è da attribuire proprio ad Immobile, centravanti magari non elegante, ma estremamente efficace e bravo a far reparto da solo.

Sul versante opposto c’è Simeone. Per lui sarà una sfida in famiglia visto il passato biancoceleste di papà Diego. Giovanni, a differenza del collega Ciro, non è ancora quel bomber in grado di realizzare almeno venti reti, ma è sulla buona strada per diventarlo. I dieci gol siglati fin qui – per di più senza rigori – sommati ai tredici della scorsa stagione testimoniano che il Cholito, la porta, la vede eccome. Certo, qualche miglioramento è necessario, soprattutto sul piano della freddezza, ma il bilancio dopo due annate in Serie A – specialmente se consideriamo che non ha nemmeno 23 anni - è positivo.

Simeone vuole completare l’opera capitolina: zittire la Lazio dopo lo show con la Roma.

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