Josip Ilicic tiene a galla la Fiorentina europea. Lo sloveno, grazie ad una deliziosa doppietta, ha regalato una vittoria ai suoi in quella che era l'ultima spiaggia - con un po' di fantasia, visto le temperature polacche - in Europa League. Il primo sigillo è arrivato su calcio di punizione chirurgico, il raddoppio su uno scaltro scavino dopo una verticalizzazione di Mati Fernandez. Il percorso di redenzione sportiva di Josip, in realtà già iniziato da tempo, sta proseguendo. Il processo era cominciato nell'ultimo semestre della gestione Montella ed oggi stanno arrivando nuovi frutti. Non sempre ma spesso. E forse ora è arrivato il momento di passare da "spesso" ad almeno "quasi sempre". In buona sostanza il giocatore deve trasformarsi in uno dei punti cardine della rosa. La ricetta? Il ragazzo sembra averla trovata da solo. Rispetto al passato rincorre l'avversario e commette falli tattici se deve ostruire la ripartenza degli avversari.
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Ilicic 2.0 lotta e rincorre l’avversario: trasformazione avvenuta?
Al di là dei gol, Ilicic ha cambiato atteggiamento in campo: lotta e insegue l'avversario...
I mezzi tecnici non sono mai stati in discussione ma il suo atteggiamento in campo - la 'postura' nel linguaggio di Montella - ha spesso lasciato a desiderare. Certo è che l'impeto e l'audacia, se non ce li hai, non te li puoi dare ma fare meglio è sempre possibile. E Josip ci sta provando, con decisione e concentrazione. Ad aiutarlo è anche la posizione in campo che gli permette di avere un largo spazio di manovra e di trovare al suo fianco giocatori tecnici che sanno dialogare palla a terra come Borja, Mati e Rossi e perchè no, anche Kalinic. Un'ulteriore novità è arrivata ieri sera nel post partita: rispondendo alle domande nell'intervista come migliore in campo Josip ha pure abbozzato un sorriso pubblico. Una piccolezza, ma pur sempre una novità degna di nota per un calciatore che in passato troppo spesso ha avuto la tendenza a svanire davanti alle prime difficoltà.
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